Volume pot & Tone Pot

volume tone pot | GIAMPAOLO NOTO

Nel processo di creazione del suono nella chitarra elettrica, il risultato finale che si ottiene è la somma di una serie di processi di modifica del suono originale.

In questo processo il controllo di volume e di tono della chitarra sono il primo, fondamentale,  passo nella creazione del suono.

Vediamo come funzionano.

Sia il controllo del volume sia quello dei toni, sono realizzati attraverso l’uso di un potenziometro, ovvero una resistenza variabile.

VOLUME POT

Il potenziometro del volume può essere di tipo logaritmico o lineare, a seconda della curva di risposta che offre.

Solitamente per il controllo di volume si utilizza un potenziometro logaritmico, in quanto offre una percezione più graduale della variazione di volume.

Oltre che per la curva di risposta, il potenziometro, si caratterizza per il suo valore di resistenza (espresso in ohm) che solitamente è di 250K per i pickup dal suono più aperto tipo single coil, mentre è di 500k per i pickup più scuri di tipo humbucking, P90 e simili.

Il potenziometro riceve in ingresso il segnale proveniente dal pickup e lo invia in parte al jack di uscita ed in parte a massa (la terra del circuito).

La rotazione del potenziometro varia il bilanciamento tra segnale inviato in uscita e segnale inviato a massa: si passa dal 100% del segnale di ingresso inviato in uscita (volume 10) allo 0% (volume 0).

volume pot ground | GIAMPAOLO NOTO

La variazione del volume della chitarra è uno strumento di creazione del suono molto particolare ed interessante: variando il volume della chitarra, infatti, non solo si varia il segnale in termini di volume ma anche in termini di tono, ottenendo una sensibile riduzione delle frequenze alte proporzionalmente alla riduzione del volume.

Sui suoni puliti, ad esempio, chiudere appena un po’ il volume può essere utile per ridurre le frequenze eccessivamente squillanti.

Il controllo del volume è molto utile anche con compressori, distorsori e overdrive, che rispondono in maniera diversa a seconda del volume e del tono in ingresso.

Nell’esempio di seguito si può sentire la stessa (breve) frase suonata prima con VOLUME a 10 e successivamente con VOLUME a 7.
Potete sentire come oltre la riduzione del volume si senta distintamente una riduzione delle frequenze alte.
Per maggiore chiarezza trovate anche le rappresentazioni grafiche dei sample.

Black Strat neck pickup (Romano Burini) > Comp > Delay

clean volume | GIAMPAOLO NOTO

Esiste una modifica per il pot del volume, che serve (per chi lo vuole) proprio ad evitare lo scurirsi del suono all’abbassamento del volume, ne ho parlato in questo articolo TREBLE BLEED MOD

TONE POT

Anche il controllo dei toni è realizzato con un potenziometro, che però quasi sempre è di tipo lineare, al quale è collegato un condensatore.

Il principio di funzionamento è lo stesso del pot del volume: al ruotare del potenziometro parte del segnale viene inviato in uscita e parte verso la massa.

La presenza del condensatore, varia il funzionamento inviando verso massa non tutto il segnale, ma parte di esso, in particolare le frequenze alte.

tone pot | GIAMPAOLO NOTO

Il valore del condensatore definisce il punto dei taglio (cut-off) delle frequenze.

Solitamente i valori dei condensatori variano tra gli 0.05μF e gli 0.02μF : un valore più basso del condensatore farà passare maggiori frequenza alte, un valore più alto, al contrario, farà passare meno frequenze alte.

Anche per il potenziometro dei toni vale quanto detto per quello di volume: si tratta di uno strumento di creazione del suono molto particolare ed interessante, che permette di creare sfumature di suono molto diverse.

Nell’esempio che segue ci sono tre accordi suonati prima con i TONI a 10 e a seguire con i TONI a 7, il pickup è sempre quello al manico.

Black Strat neck pickup (Romano Burini) > Comp > Delay

clean tone | GIAMPAOLO NOTO

VOLUME & TONE

Come dicevamo parlando del controllo di volume, gli effetti di dinamica variano molto la loro risposta in base al tipo di segnale in ingresso, sia in termini di volume sia in termini di suono.

In questo ultimo sample si può sentire come cambia la risposta di un drive alla variazione contemporanea di volume e tono della chitarra: a parità di impostazioni dell’effetto, si passa da un drive graffiante e acido ad un drive molto più morbido e rotondo.
La regolazione è prima con VOLUME e TONI a 10 e poi con i VOLUME e TONI a 7.

Black Strat neck pickup (Romano Burini) > Comp > Drive > Delay

drive | GIAMPAOLO NOTO

 

Questi sono solo dei piccoli esempi, ma sperimentare e approfondire l’uso del controllo di volume e di tono, magari in combinazione con l’uso di tutte le posizioni del selettore di pickup, può rivelarsi una pratica molto utile nella ricerca del suono.

Anche perchè suonare con il pot del volume e dei toni sempre nella stessa posizione (10) equivale a non usarli dato che, come abbiamo visto, in posizione 10 (ovvero 100%) sono ininfluenti.

Sperimentando invece, si possono scoprire una infinità di nuovi suoni e nuove sfumature.

 

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2 Commenti

  1. Ciao, vorrei chiedere un chiarimento :è possibile invertire il senso di rotazione dei potenziometri sulla chitarra (sia volume che tono) e in tal caso come si puo’ fare?

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