RATTLE THAT LOCK

Rattle That Lock è il quarto album solista di David Gilmour, pubblicato il 18 Settembre 2015.
L’album è stato registrato tra lo studio Astoria e lo studio Medina, lo stesso dove è stato registrato anche l’ultimo disco dei Pink Floyd The Endless River.
Durante una recente intervista, Gilmour stesso ha dichiarato che, registrando Rattle That Lock, ha faticato a creare un suono differente da quello di The Endless River ed ha concluso dicendo: “Alla fine sono arrivato a capire che il suono dei Pink Floyd ed il mio sono la stessa cosa”

In contemporanea con l’uscita del disco, nel mese di Settembre 2015, è partito anche il Rattle That Lock World Tour un tour mondiale tra Europa, Nord e Sud America.

Vediamo quindi i setup usati in studio e live.

 

STUDIO

Il setup presente nello studio Medina è lo stesso già visto per The Endless River.

AMPLIFICATORI
Tra gli amplificatori, si riconosce subito un Alessandro Blue Tick con relativo cabinet, un combo Hiwatt SA-212, un Fender Tweed Twin, lo speaker rotante Yamaha RA-200 con preamp Alembic F-2B (usato molto probabilmente per riprodurre l’effetto ottenuto dai Doppolas su TDB), un Fender Tremolux, un piccolo Fender Champ, un Magnatone 280-A ed un Leslie Studio 12 collegato ad un Allesandro Redbone Special 55-watt.

TER_setup2_b

CHITARRE
Tra le chitarre, oltre alle già conosciute Fender Black Stratocaster e Fender Red Stratocaster, si possono vedere una Telecaster Baritona Custom Shop con ponte Bigsby, una Fender Stratocaster Black con manico in palissandro… e poi Gibson Custom Shop ES-390, Gibson Les Paul Gold Top, Gretsch Duo Jet, Gretsch White Falcon, Gibson EH-150 (lap steel),Fender Lap Steel ed anche un basso Fender Precision Bass (usato tra il 1974 ed il 1978 da Roger Waters)

TER_setup1_b

EFFETTI
Nello studio Medina Gilmour ha sistemato una notevole quantità di effetti, che gestisce con una pedaliera looper.
Gilmour_Medina_fx_fulla

In alto (da sinistra a destra)
Effectrode Fire Bottle Tube Boost, Effectrode PC2-A Tube Comp, Demeter Compulator, Origin Effets Cali76 Limiting Amplifier, Origin Effects Sliderig, Effectrode Helios Fuzz, BK Tube Driver, Blackstar HT Drive, Lehle Parallel

Al centro (da sinistra a destra)
Effectrode Tube Drive, Seymour Duncan SFX-03 Twin Tube, BK Tube Driver, Boss GE-7, MXR Phase 90, EHX Electric Mistress, Boss FA-1 Fet Amplifier

In basso (da sinistra a destra)
Effectrode Tube Vibe, Seymour Duncan SFX-07 Shape Shifter, Colorsound Power Boost, Custom control, Trex Replica, Providence Chrono Delay DLY-04, Boss DD-2 Delay

Altri effetti presenti nello studio
Binson Echorec2, Alesis Quadraverb, TC Electronic D-Two, Digitech Whammy

 

LIVE TOUR

Il setup live è quello che ho avuto il piacere di vedere e sentire in prima persona nel concerto di Firenze (Italia).

AMPLIFICATORI
Come amplificatori sono presenti da due testate HIWATT CUSTOM 50W e due testate ALESSANDRO BLUE TICK 20W.
Mentre le casse sono tre “classiche” WEM Super Starfinder 200 4×12 con coni FANE.

RTL_Amp

CHITARRE
Le chitarre usate nel tour sono

Gibson Les Paul Gold Top (P90) con Bigsby Tremolo
Fender Stratocaster “Black Strat”
Fender Esquire “Workmate”
Jedson lap steel
Gibson Western 1959 con pickup L.R. Baggs M1 (acustica)
Taylor NS74 (corde nylon)

workmate

EFFETTI

La sezione effetti è sicuramente quella che più stupisce in questo tour.
Completamente differente da quanto visto negli ultimi anni con Gilmour.
Il sistema si basa sostanzialmente su un sistema con pedaliera MIDI, Looper, pedali e rack.

 

pedalboard

La pedaliera è una Skrydstrup SC1 MIDI Controller con sistema di estensione aggiuntivo.
Si tratta di una pedaliera di controllo MIDI che gestisce uno o più moduli looper.

Nel setup usato da Gilmour il sistema è composto da due moduli MR10 Loop Systems da 10 loop ognuno (con la possibilità di gestire i loop anche in gruppi).

Il resto del sistema è composto dagli effetti presenti nel rack.

FX_Rack

 

Pedali prima fila in alto (da sinistra a destra)
Electro Harmonix Big Muff Ram’s Head (modificato), Lehle parallel L (mixer), Electro Harmonix Electric Mistress, Chandler Tube Driver (1), BK Tube Driver (2), BK Tube Driver (3), Providence Chrono Delays DLY-4, Free The Tone Flight Time Digital Delay FT-1Y

Pedali seconda fila in basso (da sinistra a destra)
Effectrode PC-2A Compressor, Demeter Compulator, Origin Effects Slide Rig, Boss GE-7 (1), Boss GE-7 (2), Boss GE-7 (3), Providence Chrono Delays DLY-4, Free The Tone Flight Time Digital Delay FT-1Y

Rack Sinistra (dall’alto in basso)
Skrydstrup MR10 Loop System, MXR Digital Delay System II, Custom Uni-Vibe, Peterson R490 Strobe Tuner

Rack Destra (dall’alto in basso)
Skrydstrup MR10 Loop System, Skrydstrup Tuner Splitter, Skrydstrup SC1 Interface, Skrydstrup Amp Splitter/Interface

Completano il rig un selettore di linea Cornish, due pedali volume Ernie Ball (uno per il setup principale ed uno per la slide), Digitech Whammy, Peterson Strobotuner stomp.

I tre Boss GE-7 sono usati per equalizzare i tre Tube Driver.

RTL_RIG_FX

RTL_eq

RTL_BBC

20 Commenti

  1. Ciao Gianpaolo , ho rifatto mille volte il sound per avere quel quid in piu che non riesco ad ottenere per il brano di esordio 5AM in Live at Pompei. Con compressore , delay e reverbero ci sono , ma quel maledetto ( benedetto ) particolare del suo suono , quel “quid” che non saprei definire, cosi particolare ; ho provato ad ottenerlo con un pò di phaser 2 stage a bassa modulazione e un pò di chorus….mi avvicino si , ma non è quello che ascolto dal Bluray.
    Potresti gentilmente darmi qualche dritta circa l’effect routing? Grazie

    • Ciao Nicola, come ti dicevo via Whatsapp, quel suono è tanto bello quanto difficile da ottenere.
      Io da più di un mese ho pronto un video in cui suono 5AM ma ancora non lo faccio uscire proprio perchè non sono soddisfatto al 100% del suono… e credo che mai lo sarò, anche perchè l’ho suonata con la Blak Strat.
      Ecco proprio questa è una delle due caratteristiche da tenere bene presente: 5AM è suonata con la Gibosn Les Paul con P90 ed è suonata con le dita, senza plettro.
      Entrambe le cose (Gibson e dita) danno una particolare compressione al suono, quasi impossibile da replicare in altro modo.
      Riguardo la modulazione invece, bisogna considerare a quale versione ti ispiri, se versione studio o versione Live at Pompeii: nel Live at Pompeii (2016) Gilmour come modulazione ha usato il flanger (EHX Electric Mistress) quindi nel caso potresti provare ad aggiungere un leggerissimo flanger… ma veramente appena percettibile.
      Ciao!

  2. Ciao Giampaolo,
    mi chiedevo quale dei pedali, da te precisamente specificati, sono utilizzati durante il solo di In Any Tongue. Inoltre, mi chiedevo se variassero particolarmente nella versione live di Pompeii.
    Grazie mille, per la tua professionalità.

    • Ciao Simone, il suono di In Any Tongue ricorda abbastanza da vicino quello di Comfortably Numb, soprattutto se paragoniamo le versioni studio.
      In Any Tongue è forse leggermente meno graffiante, ma di base il suono è molto simile e siamo nella tipca configurazione di base con compressore, muff e delay; l’aggiunta di un equalizzatore può far comodo per “corregere” il suono come si vuole e magari si può aggiungere anche una leggera modulazione.
      Il suono del Live a Pompei è un po diverso dalla versione studio, più acido e freddo, con una modulazione flanger molto presente.
      Va detto comunque che la versione DVD è stata molto ritoccata nei suoni.

  3. Scusate il disturbo ma gli spartiti sia per tastiere, pianoforte e synth.
    E sia per chitarra magari in tablatura.
    Si trovano chiaramente a pagamento da qualche parte?
    Grazie

  4. Ciao Gianpaolo, sono un grande fans di D.G. , e anche di alta fedeltà, Volvo chiedere …. che cuffie usa quando riascolta le sue registrazioni.
    Grazie
    Gianfranco .

  5. L’ho visto ieri a Verona,ho avuto l’impressione che usasse molto meno delay che in passato,sono forse l’unico ad aver avuto questa sensazione?

    • Negli ultimi anni Gilmour ha allungato i tempi dei delay e diminuito i livelli di effetto ed il feedback… il risultato è un delay meno “invadente” con code più lunge e magigore sustain.

  6. Ciao Giampaolo,
    ma il chorus il buon David non lo usa più?
    E’ rimasto il Flanger, anche se credo che lo usi di meno rispetto a prima.
    Giusto?

    • Ciao Elia, si nel setup di RTL sembra non ci sia un chorus vero e proprio.
      Nel setup in studio c’è anche il phaser oltre il flanger.
      Mentre nel live c’è sia il Flanger sia l’univibe (nel rack)

  7. Ciao Giampaolo !, è da qualche mese che mi son puntato ( non solo ma in modo particolare ) al sound del pezzo strumentale And Then …..( un capolavoro a mio avviso ! ) ……Nell’ intro c’è uno stupendo sustain . Vorrei capire un pò di più di questo tipo di settaggio e se hai qualche aggiornamento !. Grazie !

  8. Parlando dell’esibizione di Rattle That Lock da Jools Holland, ho notato che il tempo sul display del delay MXR varia mentre Gilmour suona (a 2:14 lo si vede decrescere da 436ms a 433ms e ancora a 2:26 è evidente la variazione). Qualcuno sa spiegarne il motivo?

  9. Ciao Gianpaolo. Complimenti per il sito. Vorrei sapere la tua opinione . Sto sperimentando molto per trovare un suono live come quello di david. Secondo te quanto è importante la chitarra in tutta quella catena di effetti? Grazie

  10. Ciao Giampaolo. Innanzi tutto complimenti per il tuo splendido e sempre aggiornatissimo blog.
    Scusandomi anticipatamente della mia ignoranza, sono a chiederti una spiegazione in merito ai compressori usati da Gilmour in quest’ultimo album.
    In particolare mi riferisco ai due Origin Effects: Cali76 e Slide Ring.
    Mentre il Cali76 è un compressore singolo, il Slide Ring invece mi è sembrato di capire che è un compressore doppio.
    In che modo viene utilizzato questo pedale? nel senso, che utilità può avere un doppio compressore in un unico pedale? su cosa interviene a livello musicale e di frequenze il Slide Ring e secondo te su quali brani potrebbe essere stato utilizzato.
    Grazie Giampaolo e continua così!
    E spero vivamente che i tuoi progetti musicali possano andare avanti nel migliore dei modi.
    Buona musica.

  11. Praticamente sembra essere tornato ad un setup stile anni 79/80 simile a THE WALL infatti secondo me su Comfortably Numb fa uso del Leslie confermi?

    • Ciao, come suoni effettivamente sembra essere tornato a sonorità più “acide”, meno gonfie e rotonde (come avevamo sentito in “on an island” e successivo tour).
      Riguardo il Leslie, nel live non mi sembra di averlo visto… o meglio ne ho visto uno, ma era dietro a Carin e sono quasi sicuro che lo usava lui sulle tastiere.

  12. Ciao Giampaolo
    Come sempre,grazie per averci fornito anche se poche (e ti capiamo) ma buone notizie sul nuovo setup che Gilmour ha utilizzato sia per la registrazione di RTL in studio,ma specialmente per il tuo impegno nel cercare di capire quello dal vivo usato nel live di Firenze,comunque è stato un’onore averti conusciuto.

  13. Ciao Giampaolo,
    ho letto con interesse il tuo resoconto sempre preciso sul setup effetti di David (studio e live).
    Purtroppo non ho potuto assistere ai concerti, fortunatamente grazie alla tecnologia (Periscope) sono riuscito a seguire tutto il concerto di Verona e buona parte di quello di Firenze.
    In quest’ultimo David era molto più in forma (sia come voce, ma anche musicalmente).
    Normalissino in quanto sono i primi concerti.
    Più andrà avanti e più saranno migliori.
    Dal punto di vista del sound mi sembra molto diverso rispetto ai precedenti live (A momentary lapse tour, Pulse e On a Island).
    Forse si avvicina più ai precedenti tour solisti.
    Sento molto la mancanza della Red Strat, soprattutto in Sorrow.
    Credo che nel precedente tour aveva un suono pazzesco!
    Grazie mille per queste tue “chicche”!!
    Saluti
    Elia

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