Presentando la pedalboard versione 2, alcuni di voi mi hanno chiesto come mai non fosse presente un reverb.
Scrivendo la risposta, mi è venuto in mente che forse sarebbe stato interessante affrontare (brevemente) il discorso del reverbero, perchè forse non tutto è così scontato come si possa pensare.
Cominciamo con il dire cosa Γ¨ il riverbero: si tratta di un fenomeno acustico, riconducibile alla famiglia dell’eco, in cui un suono prodotto viene riflesso diverse volte dagli ostacoli posti davanti alla fonte sonora; il numero di ripetizioni ed il loro tempo sono variabili e contribuiscono a creare un’insieme di suoni chiamati appunto riverbero (reverb).
Il reverb viene solitamente usato (nel nostro caso) per rendere il suono piΓΉ “rotondo”, aumentando la sua spazialitΓ .
Esistono diversi tipi di riverbero, tuttavia i piΓΉ importanti sono tre:
– Riverbero a nastro
– Riverbero a molla
– Riverbero digitale
Il riverbero a nastro era molto usato negli anni 60 e consisteva in un nastro sul quale erano poste due testine, una fissa ed una mobile, grazie alle quali si creava un effeto riverbero, miscelando i suoni provenienti dalle due testine, poste ad una distanza variabile tra di loro.
Il riverbero a molla Γ¨ il piΓΉ usato negli amplificatori (molto probabilmente il vostro ampli usa un riverbero a molla) ed Γ¨ costituito da una molla attraverso la quale viene fatto passare il segnale audio (tramite un trasduttore); alla fine della molla Γ¨ presente un altro trasduttore che riconverte il segnale, che viene poi miscelato all’originale generando il riverbero.
Va detto che in questo caso il tempo del riverbero non Γ¨ modificabile, in quanto Γ¨ definito dalla lunghezza della molla: Γ¨ possibile solo definire la quantitΓ di riverbero.
Infine il riverbero digitale, Γ¨ realizzato attraverso circuiti digitali (microchip) attraverso i quali si digitalizza il segnale e si genera un riverbero (attraverso una memoria RAM) che si miscela con il segnale originale.
Come si usa il Reverb ?
Esistono diveri modi per usare il reverb: in post-produzione aggiungendo direttamente il reverb (digitale) in fase di mixing, in questo modo Γ¨ possibile controllare molte variabili e decidere la tipologia di reverb da usare, il tempo di ritardo, la quantitΓ e tutte le altre variabili che si desiderano, oppure si puΓ² utilizzare il reverb del proprio amplificatore registrandolo in presa diretta, oppure si puΓ² utilizzare il naturale riverbero di una stanza usando due microfoni in fase di registrazione, uno direttamente davanti all’ampli ed uno ad una determinata distanza dall’ampli, miscelando i due suoni si ottine un reverb molto naturale.
Reverb si o no ?
Come detto il riverbero Γ¨ un fenomeno acustico naturale: questo significa che in qualunque posto vi troviate a suonare (garage, pub, auditorium, stadio) ci sarΓ giΓ naturalmente un reverbero… al quale Γ¨ preferibile non aggiungerne di altri!
Personalmente non uso molto il reverb (diciamo quasi per niente), perchè trovo che rovini troppo il suono togliendo pulizia e definizione e non comporti grossi miglioramenti, visto che esiste sempre e comunque il riverbero naturale.
Molto meglio usare un doppio delay, utilizzandone uno con un tempo molto corto (quasi come echo) per aumentare la corpositΓ e la spazialitΓ del sound e l’altro con un delay piΓΉ lungo per il classico effeto di delay digitale.
Bell’articolo, davvero.
Il riverbero Γ¨ un’arma a doppio taglio: se usato male rende il suono uno schifo.
Secondo me il linea generale, il riverbero va usato (con parsimonia) nelle registrazioni mentre dal vivo non va usato.
Sono d’accordo con te, Γ¨ un effetto alla quale si puΓ² rinunciare in quanto ogni ambiente ha un suo riverbero. Non ho effetti di questo genere, ma nel mio piccolo amplificatore Fender lo uso, mi da un suono piΓΉ lungo.