Fane Crescendo AE – la mia video recensione

Gilmour pompei | GIAMPAOLO NOTO

Il ritorno del suono che ha definito un’epoca

Ci sono speaker che amplificano una chitarra, e poi ci sono speaker che raccontano una storia.
Il Fane Crescendo AE appartiene alla seconda categoria — non solo per la qualità del suono, ma per il suo legame con uno dei timbri più iconici di sempre: quello di David Gilmour.

Chi conosce il sound di Gilmour sa che dietro la limpidezza dei suoi clean e la fluidità delle sue saturazioni c’è un ingrediente cruciale: i coni Fane dei suoi cabinet (associati agli amp Hiwatt) che Gilmour utilizzava fin dagli anni ’70.

L’Anniversary Edition nasce proprio per riaccendere quella voce, in una versione moderna, più robusta e coerente con le esigenze attuali, ma ancora profondamente fedele allo spirito originale.

Un’eredità britannica rivisitata

Il Crescendo AE è un 12” da 100 watt con magnete in ferrite e cupola in alluminio, costruito con la solidità tipica dei progetti inglesi d’epoca.
Rispetto ai modelli vintage, questa versione ha una sensibilità di 100 dB e una risposta in frequenza più controllata, che offre headroom e definizione superiori.

Il risultato è uno speaker capace di combinare la morbidezza dei coni anni ’70 con la precisione dei moderni speaker.

Suonando un arpeggio con un clean Hiwatt-style, si ritrova quella profondità morbida e trasparente che ha reso unico il timbro dei Pink Floyd.
E quando si arriva al solo, con un overdrive leggero o un fuzz regolato al massimo, le armoniche si aprono esattamente come ci si aspetta: dense ma mai impastate, rotonde ma sempre leggibili.

Fane Crescendo AEFane Crescendo AE

Un suono che parla senza parole

Nella mia video-recensione ho voluto lasciare che fosse il suono a raccontarsi da solo.
Niente parlato, solo chitarra, amplificatore e Crescendo AE.
L’idea era quella di riprodurre l’esperienza più vicina possibile a un ascolto reale, in cui siano il tocco e la risposta dinamica a rivelare il carattere del cono.

Nel clean, lo speaker restituisce un’immagine sonora ampia, piena di aria. Le note si allungano in modo naturale, con una brillantezza che non diventa mai tagliente.

Quando il suono si sporca, il Crescendo AE non si chiude. Le medie restano vive, le alte respirano, e la compressione naturale delle valvole trova nello speaker un interlocutore perfetto. Ogni variazione del plettro, ogni vibrazione di dito è leggibile, come se il cono amplificasse non solo il suono, ma l’intenzione.

Per chi è davvero questo speaker

Il Fane Crescendo AE non è uno speaker “universale”.
È un componente per chi sa cosa cerca: un suono articolato, dinamico, tridimensionale, con quel tipo di immediatezza che premia il controllo e la sensibilità del tocco.

È il tipo di altoparlante che restituisce tutto — anche gli errori — ma che, se lo si capisce, ricompensa con una purezza e una musicalità rare.

Per chi insegue il Gilmour tone autentico, è una tappa quasi obbligata: un modo per tornare alla sorgente, non per imitazione, ma per coerenza sonora.

Conclusione

Nel mondo della chitarra moderna, dove tutto tende a diventare più compatto, digitale e prevedibile, il Fane Crescendo AE rappresenta una piccola ribellione.

Non è comodo, non è leggero, e non fa nulla per essere “neutro”. Ma è reale, reattivo, pieno di sfumature.
È, in fondo, la stessa filosofia che ha reso grande il suono dei Pink Floyd: un equilibrio perfetto tra tecnologia e umanità, tra precisione e respiro.

Il mio test in video è un omaggio a questa idea: lasciare che sia il suono a parlare, come faceva Gilmour, con pochi gesti e molta intensità.

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