Ho già parlato in passato del buffer, nell’articolo TRUE BYPASS vs BUFFER, per dire la mia riguardo il dilemma universale tra i costruttori (ed utilizzatori) di pedali e pedaliere artigianali: meglio true bypass o buffer ?
E’ ormai convinzione comune che il buffer è sicuramente la soluzione migliore; tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare, l’uso del buffer non esclude affatto l’uso del true bypass.
Per maggiore chiarezza cerchiamo di capire meglio (brevemente e in modo semplice) cosa è e come funziona un buffer.
Premetto che userò termini da “massaia” – come diceva il mio prof di elettronica alle superiori – quindi commenti del tipo “ma dove hai studiato…. sulle dispense della scuola radio elettra?” non verranno autorizzati !
😉
Partiamo dall’esaminare la problematica che il buffer vuole risolvere: avrete notato che all’aumentare del numero di effetti nella vostra catena effetti, aumenta (spesso in modo più che proporzionale) il decadimento del segnale e la quantità di rumore di fondo introdotta, ovvero più effetti avete collegati e perggiore sarà il suono alla fine della catena; spesso si tenta di risolvere il problema inserendo un booster o comunque un sistema che aumenti l’amplificazione del segnale, proprio a fine catena… ottenendo così di aumentare il segnale, ma con esso anche il rumore.
Questa problematica è comune a tutti e deriva da alcune “regole” fondamentali di elettronica.
Pensate al sistema chitarra->effetti->amplificatore : la chitarra genera un segnale, che viene riprodotto dall’amplificatore, attraverso una line di “comunicazione” in cui troviamo gli effetti… è evidente che, indipendentemente dalla qualità del suono prodotto (chitarra) è tutto ciò che avviene lungo la via di “comunicazione” (cavi+effetti) che determina la qualità del suono riprodotto (amplificatore).
La linea di “comunicazione” (cavi+effetti) presenta una resistenza elettrica molto alta, il che implica che un segnale esterno anche di bassa intensità, si somma piuttosto facilmente al segnale originale… insomma il segnale che dalla chitarra va all’amplificatore è molto debole e quindi facilmente esposto al degrado ed all’aumento del rumore.
Per risolvere il problema, si può facilmente intuire, è necessario inserire un sistema in grado di rafforzare il segnale prodotto dalla chitarra in modo da renderlo più “forte” e quindi meno soggetto al degrado qualitativo.
Questo sistema si chiama “BUFFER”.
Il Buffer modifica parzialmente alcuni valori in campo, in modo da cambiare la risposta del segnale:
– Diminuendo la resistenza “vista” ad inizio catena, si “rafforza” il segnale proveniente dalla chitarra, rendendo molto più difficile l’introduzione di rumore
– Modificando la frequenza di taglio, il segnale proveniente dalla chitarra verrà attenuato a frequenze molto alte (non udibili) rimanendo invece inalterato nello spettro di interesse.
Il Buffer, quindi, può essere pensato come una scatola trasparente, che messa all’inizio della via di comunicazione tra chitarra e amplificatore, rafforza il segnale proveniente dalla chitarra, rendendolo molto più “forte” e meno esposto al rumore… ovviamente senza modificarlo in alcun modo (per questo trasparente!)





