Guida al Setup: Rattle That Lock

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Pubblicata la GUIDA AL SETUP DI RATTLE THAT LOCK

La guida avrà degli aggiornamenti importanti nei prossimi giorni dato che, al momento in cui la pubblico, non è ancora uscito il disco e quindi non è stato ancora possibile definire i setup utilizzati per i singoli brani.

In una recente intervista alla BBC Gilmour ha dichiarato che  nel corso della realizzazione del suo nuovo album solista “Rattle That Lock” ha faticato a creare una differenza tra il suo suono e quello dell’ultimo album dei Pink Floyd The Endless River“.
“Ma alla fine sono arrivato a capire che il suono dei Pink Floyd ed il mio sono la stessa cosa” ha concluso Gilmour.

RTL_Tour2Ho avuto il piacere di assistere al concerto del 15 Settembre 2015 a Firenze del Rattle That Lock World Tour e l’occasione è stata ottima per vedere e soprattutto ascoltare il setup utilizzato.

Così ho pensato di pubblicare la guida a Rattle That Lock sulla base di quanto fin qui ascoltato e visto.
Appena arriverà il disco integrerò la guida con anche le impostazioni per i singoli brani.

Intanto…

VAI ALLA GUIDA AL SETUP DI RATTLE THAT LOCK

 

Il mio setup (2015)

Nell’ultimo periodo ho più volte fatto delle modifiche al mio setup, così ho pensato di fare una sorta di riassunto… almeno nella parte effetti e amp.

 

PEDALBOARD

La pedalboard è sempre la mia V3, una pedalboard custom made, completamente analogica.
Nel corso del tempo ha subito diverse modifiche per migliorare il livello sonoro e per aggiungere nuovi effetti.

V3_2 V3_1

La catena effetti attuale è la seguente:

Comp (Compulator) > S/R #1 (Whammy) > G Muzz (G2 clone) > Muff (P1 clone) > BK Tube Drive #1 (boost) > BK Tube Drive #2 (overdrive) > Univibe > S/R #2 Volume (Ernie Ball 6166) > Eq (Ge7) > Chorus (CE2) > Phaser (Phase90) > Flanger (Electric Mistress) > S/R #3 (Echosex)  > Echo > Delay > Chorus rotary (CE2 modded)

Inoltre in diversi punti della catena effetti ci sono i buffer.

V3_schema

Uno switch alla sinistra della pedalboard permette di decidere in che ordine far lavorare i muff e i tube driver: si può scegliere se avere MUFF > TD o viceversa TD > MUFF, questo perchè le due configurazioni suonano in modo profondamente differente ed è interessante poter sperimentare diverse configurazioni.
(Personalmente preferisco la combinazione MUFF > TD)

Come detto la pedalboard è completamente analogica e (in parte) valvolare, così per garantire che il segnale non venga degradato dalla sezione delay, nell’ultima sezione della catena effetti c’e’ un mixer di linea, assolutamente trasparente con guadagno 1:1.
Il delay e l’echo sono stati modificati per rimuovere il segnale dry (pulito) e quindi in uscita c’è solamente il segnale wet (in ritardo).
Il mixer di linea somma quindi echo, delay e segnale dry, garantendo così una qualità del segnale inalterata.

In uscita dal mixer di linea il segnale viene sdoppiato su due uscite (dual mono): su una di queste è possibile attivare un chorus (CE2) modificato con l’aggiunta della regolazione per il mix del segnale.

E’ inoltre presente uno switch DRY ON/OFF con cui si può scegliere se mantenere il segnale dry su entrambe i canali di uscita o avere su un canale il segnale dry (senza echo/delay) e sull’altro il segnale wet (echo/delay).

V3_3

 

AMPLIFICATORI E CASSE

Devo dire che da quando ho cominciato a suonare con il setup biamp, difficilmente riesco a fare senza.
Si tratta di una combinazione con doppia testata e doppia cassa.

HIWATT_T40

 

Le testate sono due HIWATT T40.
Si tratta di una testata della serie Tube Series, basata sulla versione Custom Studio/Stage.
Potenza di uscita 40W che possono essere ridotti a 20 con uno switch sul pannello frontale.
La sezione preamp è costituita da 2 valvole 12AX7 e una 12AU7, mentre la sezione finale è realizzata con quattro EL84.

Le casse sono due 1×12, in configurazione semi open back.
Per i coni ho scelto degli EMINENCE TONKER.
Si tratta di un cono da 12″ con impedenza da 8 ohm ed una potenza massima di 150W.
Frequenza di lavoro 70Hz-5.5kHz ed una sensibilità di 102dB.
Un cono molto performante anche a volumi contenuti con una risposta molto lineare e corposa.

 

CONFIGURAZIONE

Il sistema può lavorare in diverse modalità:

  • due canali mono identici
  • due canali mono con l’aggiunta di un chorus (CE2) su uno dei due
  • un canale con segnale dry ed un canale con segnale wet (uscita dei delay, senza dry)
  • un canale dry + un canale wet con l’aggiunta di un chorus (CE2)

La configurazione che preferisco e che uso maggiormente è quella con due canali mono e l’aggiunta di un chorus CE2 su uno dei due.

V3_HIWATT