In questi giorni sono stato contattato ed ho scambiato qualche email con Nick Garza, fondatore della Eye Rock Electronics e creatore del Gullmour Wah; Nick mi ha parlato del pedale che ha creato e della sua volontà di farlo conoscere agli amanti del genere, così ho pensato di presentarlo qui sul blog.
Non ho ancora avuto modo di provare il pedale direttamente, quindi quelle che vi riporto sono le informazioni tecniche ed il video demo ufficiali, in attesa di poter fare una recensione completa, avendo tra i piedi il pedale.
Si tratta di un pedale boutiqe interamente realizzato a mano e true bypass, ispirato dal Wah usato da David Gilmour tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70.
ll pedale può produrre due tipi di effetto
Wah fisso: ovvero come se si usasse un normale pedale wah wah fermo in una stessa posizione, potendo ovviamente decidere in quale punto del wah ci si trova attraverso le regolazioni del pedale.
Urla di gabbiano: ovvero come se si usasse in modalità reverse, per generare le urla di gabbiano di echoes. In questo modalità il pedale potrebbe non funzionare correttamente se collegato dopo altri pedali che non siano realmente true bypass.
Ovviamente il pedale può funzionare anche come un normale wah wah (cono sonorità gilmouriane) collegando ad esso un normale pedale espressione.
Altre caratteristiche del pedale sono:
– Grafica e manopola con colorazione fosforescente
– Induttore da 500mh avvolto a mano
– Circuito Wah Clyde McCoy
– Transistor BC109
– Jack Switchcraft
– Led indicatori bianco e viola
Il prezzo del pedale è di $179.00 USD che al cambio attuale euro/dollaro fanno circa 140 Euro.
La spedizione viene effettuata con posta aerea prioritaria (international priority air shipping) al costo di $30.00 USD che sempre al cambio attuale euro/dollaro fanno circa 23,50 Euro.
A tali costi vanno aggiunti gli oneri doganali, dato che il pedale arriva dagli USA, che dovrebbero ammontare a circa 35 Euro (calcolo approssimativo).
Il pedale viene venduto dalla Eye Rock Electronics anche direttamente dal proprio sito internet.
Una delle modulazioni più particolari e forse meno “scontate” tipiche di David Gilmour derivano dall’utilizzo di speaker rotanti. Di questi modelli di speaker ne esistono tanti, ma David Gilmour ne ha utilizzati fondamentalmente 3:
Leslie: un vero e proprio amplificatore valvolare con diffusori rotanti, sebbene ne siano stati prodotti modelli come il Leslie 16 che erano solo speaker; tipico compagno degli organi Hammond, accoppiato alla chitarra le conferisce un suono più acquoso e corposo; ne esistono di differenti tipi: 122, 147, ecc.; nel libro di Phil Taylor sulla Black Strat c’è una foto nella quale si vede David durante le sessioni di registrazione di Shine On you Crazy Diamond accanto a un Leslie 122 o 147; probabilmente quest’ultimo, visto che il primo era stato disegnato per la connessione a 5 pin tipica degli organi Hammond, benché comunque sfruttando una connessione bilanciata consentisse di avere una minore rumorosità di fondo e per questo era preferito nelle sale di registrazione e incisione; Yamaha RA200: amplificatore della seconda metà degli anni ’70, 200 watt a stato solido, senza valvole; utilizzato tra il 75 e il 77 e durante il tour di The Wall; Doppola: se ne è già parlato in riferimento ai cloni realizzati dalla Tolerance Sound: si tratta di semplici diffusori passivi, privi completamente di stadio di preamplificazione o finali: semplici casse con un albero centrale che consente la rotazione su un piano orrizzontale di uno/due coni: si vede nel Live di P*U*L*S*E*.
Il pedale che andrò a recensire quindi è il BOSS RT-20 Rotary Ensemble.
Questo stompbox della famiglia dei Boss a doppio pedale consente di ottenere una simulazione di Leslie davvero molto convincente tramite la famosa tecnologia di Modeling digitale utilizzata da Boss sulle sue pedaliere, la COSM (Composite Object Sound Modeling).
Il suono è davvero convincente: non amo molto i pedali Boss, ma questo sinceramente, suona meno Boss degli altri.
Si possono ottenere due tipi di suoni prevalentemente:
– suoni più Vintage adatti a Dark Side;
– una modulazione più leggera, che renda il suono un po’ più acquoso e che si avvicini a quello che si sente nei live di PULSE, dove Gilmour ha utilizzato i Doppola.
Per i suoni più vintage i miei paragoni sono stati Brain Damage, Us and Them e Eclipse per i suoni più “SLOW”; regolando i vari parametri di cui parleremo dopo, si ottengono dei suoni molto belli e “psichedelici”; la modulazione dolcissima ti culla e ti trasporta come fosse una litania. Us and Them esce in maniera fantastica come anche gli altri due brani. Regolando le intensità in maniera da ottenere un suono più invasivo si arriva a Breathe, e anche qui il risultato è davvero incredibile.
Per i suoni Vintage “FAST”? …Any Colour You Like, ovviamente! In fast il pedale crea una sonorità davvero aggressiva, immediata, Any Colour esce subito, non si deve penare troppo sulle regolazioni possibili!
Con una leggera modulazione mediamente invasiva esce anche un bellissimo Syd’s Theme, davvero bello, caldo e avvolgente.
Abbassando il livello del suono effettato si ottiene una modulazione molto piacevole e ottima per pezzi più “moderni”; io, suonando On the Turning Away con Compulator, Skreddy Top Fuel, RT20 e Time Factor, mi sentivo dentro PULSE. Fantastico.
Un altro pregio di questo pedale è il realismo nel ricreare il cambio di velocità: passare dal suono veloce e immediato di Any Colour You Like al dolcissimo arpeggio di Brain Damage con un rallentamento graduale della coppia di rotori è davvero piacevole. Giusto una piccola finezza!
Il mio tastierista ne possiede uno, come il mio; infatti il mio RT20 è stato un acquisto fatto dopo aver provato il suo nella mia pedaliera: con il suo organo Oberheim suona benissimo! Sicuramente molto molto meglio della simulazione che si trova nell’organo stesso; regolando la velocità di variazione dell’effetto tra Fast e Slow il risultato finale è davvero davvero piacevole! Sinceramente lo abbiamo provato anche con il piano che si trova nella Kurzweil PC361 per ricreare l’Intro di Echoes: il suono è quello, c’è poco da fare. Stesso dicasi per il piano della K2500: quindi un bel pedale molto versatile!
Guardando il pedale anteriormente troviamo i due pedaloni gommati, tra di essi tre led; poi nella parte superiore 8 pot divisi in 4 a destra e 4 a sinistra e lo schermo fantastico del Rotor Virtuale, sul quale apprezzare la rotazione simulata della coppia di rotori.
I PEDALI
Effect On/Off: è semplicemente il pedale di accensione/spegnimento dell’effetto, con relativo led di segnalazione.
Slow/Fast: consente di variare la velocità dell’effetto dalla Lenta alla Veloce, sulla base di come le avrete impostate e della velocità di transizione tra le due velocità, anche questo parametro regolabile; il led di segnalazione sarà SPENTO quando il pedale è in Slow, ACCESO quando il pedale è in Fast; acceso LAMPEGGIANTE quando il pedale è in Brake.
Premendo i pedali assieme si simula il Brake del leslie: il suono rallenta fino a fermarsi: in questo caso comunque il suono in ingresso è sempre modulato dal pedale, e il segnale in uscita sarà effettato, a differenza di quando semplicemente premete il pedale On/Off a sinistra.
I POTENZIOMETRI
La parte più succosa di questo pedale è l’incredibile numero di regolazioni possibili: prendiamo in considerazione i Potenziometri da sinistra a destra e dall’alto verso il basso.
Mode: seleziona 4 possibilità di simulazione:
I: suono Leslie 122 e od naturale;
II: suono di Leslie 122 con od naturale con maggiore effetto “tremolo”;
III: suono di Leslie 122 in un Marshall 1959 distorto;
IV: suono UNI-V, simulazione dell’ “Uni Vibe” con un Marshall 1959.
Rise Time: regola il tempo che impiega il rotore virtuale per accelerare/decelerare per passare da Slow a Fast o viceversa e dal movimento al Brake e viceversa. Lo potete regolare per un passaggio d’effetto repentino oppure più graduale, come piace a voi.
Effect Level: regola la quantità di Effetto, agendo come un mixing dry/wet sul segnale finale.
Direct Level: regola il livello di suono non effettato, consentendo di mandare all’uscita il solo suono effettato posizionandolo completamente a sinistra.
Balance: regola il bilanciamento tra il Rotore degli alti (HORN) e quello dei Bassi (BASS); quando siete in MODE IV regola l’Intensità dell’effetto UniVibe.
Overdrive: regola la quantità di overdrive del pedale; personalmente lo tengo SEMPRE a zero.
Speed SLOW: regola la velocità dei rotori quando siete in SLOW; Speed FAST: regola la velocità dei rotori quando siete in FAST.
LE CONNESSIONI POSTERIORI
INPUT A (mono): dovete collegare la chitarra o un effetto a monte nella catena? Entrate qui. Quando usate le batterie (sconsigliato) la presenza di un jack qui inserito agisce come un interruttore di alimentazione; se usate batterie e non state suonando, sfilate il cavo dalla presa.
INPUT B: per quando suonate in stereo uscendo da una pedaliera o da una tastiera.
SPEED: per un pedale d’espressione che controlli in tempo reale la velocità di rotazione in tempo reale.
PHONES: uscita cuffie; per quando suonate alle 3 di notte e volete evitare di ricevere visite inopportune da vicini svegliati nel sonno o simili.
OUTPUT A (mono): qui collegare il cavo in uscita quando si suona in mono.
OUTPUT B: per quando suonate in stereo con pedaliere, tastiere, ecc.
DRIVE TYPE: switch che imposta il guadagno dell’interruttore in base allo strumento con cui suonate, se chitarra (posizione: Guitar) o tastiera (posizione: Keyboard)
DC IN: qui collegate un alimentatore o un cavetto con connessione classica con centrale negativo tipo Boss con un voltaggio di 9v.
LO SCHERMO
Molto luminoso, consente di visualizzare in tempo reale la rotazione della coppia di rotori; molto visibile al buio (e anche caratteristivo), mostra la rotazione del rotore per gli Horn (ROSSO) e del rotore per i Bassi (BLU); ovviamente la rotazione è in funziona della velocità, ed è nulla quando il pedale è in Brake; quando il pedale è escluso, quindi l’effetto è in Off, il display continua a mostrare la rotazione.
Conclusioni
Per il prezzo che si paga trovandolo in vendita o usato, è un acquisto che vale la pena fare, che arricchisce il suono complessivo della chitarra e con il quale ci si può sfiziare e divertire davvero tanto, grazie alle numerose regolazioni di cui si dispone e che altri simulatori di Leslie non possiedono.