AGGIORNAMENTO GUIDA AL SETUP DI GILMOUR

In questi giorni sto preparando diversi nuovi articoli e tutorial per il blog… corredati (finalmente) anche da video.

Nel preparare questi articoli, mi sono accorto che nella sezione GUIDA AL SETUP DI GILMOUR, quella divisa per album, c’erano degli aggiornamenti da fare, dato che nel frattempo ho avuto modo di approfondire i setup e sperimentare nuove impostazioni.

Sto provvedendo quindi a fare un AGGIORNAMENTO DI TUTTE LE GUIDE e coglierò l’occasione anche per pubblicarne un paio nuove, dedicate agli album più “datati”

Trovate tutte le guide qui.
david7 | GIAMPAOLO NOTO

Ci saranno anche altri importanti aggiornamenti e l’apertura di nuove interessanti sezioni… STAY TUNED!

Pedalboard V3 – Aggiornamento 2013

La V3 è la terza pedalboard che ho realizzato (per uso personale) ed è pesantemente ispirata alla pedalboard realizzata da Pete Cornish per David Gilmour conosciuta come All Tube Pedalboard MkII.

Nel tempo l’uso di questa pedalboard è cresciuto sempre di più e nell’ultimo anno è diventata la mia unica pedalboard, che uso in tutte le situazioni… sia in studio sia live.
Insieme con l’uso sono cresciute anche le modifiche (piccole e grandi) apportate… fino a giungere alla configurazione attuale.

Rispetto al progetto di partenza sono cambiate molte cose… e visto che sono quasi tutte modifiche frutto dell’esperienza fatta sul campo, ho pensato di riassumerle in questo articolo, per condividerle con voi.
(per ci fosse interessato, in questa pagina trovate la descrizione del progetto originale della V3)

 Pedalboard V3

ALIMENTAZIONE

L’alimentazione è probabilmente l’aspetto più importante (e spesso più sottovalutato) di una pedalboard.
Attualemente la sezione alimentazione nella V3 è così organizzata:

• Trasformatore toroidale 2x12v 5A, serve tre diversi alimentatori ultrafiltrati e stabilizzati, due forniscono i 9v per gli effetti ed uno i 12v per i servizi (ventole, led di illuminazione e led di segnalazione)

• Trasformatore toroidale 2x12v 3A, dedicato ai due Tube Driver

• Trasformatore 1x15v 2A, dedicato per le alimentazioni di pedali esterni

Ovviamente tutte le masse (ma proprio tutte tutte!) arrivano in un unico punto di massa (punto stella).

 

NOISE GATE

In alcuni casi molto particolari (sostanzialmente quando la linea di alimentazione è totalmente priva di messa a terra) può far comodo avere un sistema di riduzione del rumore.

Così dopo varie ricerche e prove ho optato per un ISP Decimator; il decimator è normalmente in modalità bypass (in generale non mi piacciono i noise gate), ma nei casi più difficili posso inserirlo semplicemente agendo sullo switch sul retro della pedalboard.

 

BUFFER

Così come la pedalboard a cui mi sono ispirato, anche nella mia V3 avevo inserito diversi buffer nella catena effetti.
Ma dopo test approfonditi, mi sono reso conto che così tanti buffer non mi erano utili, anzi, creavano diversi problemi.

Così mi sono messo con calma ed ho simulato diverse configurazioni della catena, fino a trovare quella migliore: buffer ad inizio catena e buffer a fine catena (doppio buffer, visto che l’uscita ora è stereo… ma ne parliamo dopo)… senza buffer in mezzo.

 

TUBE DRIVER <> MUFF

La questione del Tube Driver prima o dopo il Muff è stata a lungo dibattutta e credo che lo sarà sempre: si tratta di definire se il Tube Driver (usato come come boost) vada prima o dopo il Muff.
Siccome mi piace sperimentare ho aggiunto uno switch alla pedalboard che mi permette di modificare la catena effetti spostando (istantaneamente) il tube dirver prima o dopo il muff.

 

UNIVIBE

Suonando “The Dark Side Of The Moon” si arriva nel fatidico passaggio tra “Us And Theme” e “Any Color You Like” e ci si rende conto di quanto sia utile un sistema per cambiare velocemente la velocità del vibe da slow a fast!
Ma tra wha per Echoes, pedale volume, switch per selezione input, accordatore e qualche altra cosa… non sapevo proprio come fare per aggiungere ancora un altro pedale al setup… così ho pensato di usare quello che già avevo a disposizione: il wha.

Il wha lo uso per Echoes (in modalità reverse)… quindi l’ho modificato ed ho aggiunto sul vibe la possibilità di un controllo remoto del rate: così il wha quando non è usato per Echoes, può essere collegato al vibe e usato per gestire il rate… passando istantaneamente da slow a fast (e viceversa).

 

DIODI E VALVOLE

Ho perso un po’ di tempo a fare una selezione di diodi al germanio per il G-2 e di valvole (nuove e nos) per i Tube Driver… ma ne è valsa la pena.

Sul G-2 ho montanto diodi al germanio 1N60 selezionati con un Vdrop di circa 250mv… ora il sound è impressionante!

Sui Tube Driver ho montanto due valvole ECC82 NOS… tra le migliori che ho provato ci sono Telefunken, Mullard, Rft, Tungsram, Rca, Philips Miniwatt… mentre tra quelle di nuova produzione mi hanno fatto un’ottima impressione le JJ Gold pins

 

CATENA EFFETTI

Probabilmente la modifica più sostanziale dell’intero aggiornamento: ho modificato in modo sostanziale la catena effetti, togliendo alcuni effetti, aggiungendone degli altri e modificando la sequenza di quelli rimasti.
Insomma una rivoluzione!

La catena effetti definitiva è la seguente:

COMPULATOR > G-2 > MUFF > TUBE DRIVER (TD1 / TD2) > UNIVIBE > GE-7 > CE-2 > PHASE90 > MISTRESS >DELAY > ECHO > CHORUS/ROTARY (stereo)

Il Vibe è stato spostato prima del GE-7, questo per permettere al sound di recuperare un po’ di medio-alte, che perdevo con il vibe messo più avanti nella catena.

E’ stato tolto il tremolo (che usavo raramente) per creare a fine catena lo spazio per un chorus stereo (modificato) che uso per aggiungere al sound un effetto rotary.

Usare un vero rotary speaker è poco funzionale (almeno per noi comuni mortali!): richiede un’amplificazione dedicata e, soprattutto, un fonico che sappia miscelare a dovere il sound principale con quello proveniente dallo speaker rotante… e la maggior parte delle volte il risulato sonoro, nei live, non è dei migliori.

L’uso di un chorus o di un flanger per simulare un rotary speaker è un sistema molto valido e che, se ben impostato, può regalare al sound una marcia in più.

Così ho deciso di inserire a fine catena uno stereo chorus (a cui ho fatto qualche piccola modifica) che avendo la possibilità di gestire il mix tra suono normale e suono “effettato”, permette di aggiungere al sound quel minimo effetto rotary, che però fa la differenza.