Guida al sound di David Gilmour 2.0

Gilmour Gdansk | GIAMPAOLO NOTO

Anche se diversi anni uso con una certa continuità sistemi digitali in studio, non avevo mai acquistato “per uso personale” un modeler/multifx digitale, anche in virtù del fatto che il mio setup analogico mi ragala (ancora) enormi soddisfazioni. 🙂
Tuttavia in questi giorni ho fatto il passo ed ho preso un LINE6 HELIX (LT).
Inutile stare qui a elogiare la potenza di questi sistemi digitali che tutti conosciamo… così come credo sia inutile scrivere l’ennesimo pensiero su analogico o digitale.

Una cosa che invece non avevo valutato e che sto trovando estremamente interessante riguarda le possibilità pressoché infinite che un sistema digitale offre nella sperimentazione sonora o, come nel caso della “guida al sound di David Gilmour“, nella ricostruzione di un determinato setup/sound.

Quando molti anni fa ho iniziato a “studiare” il sound di Gilmour non c’era niente di tutto questo e per cercare di scoprire come era un determinato setup, si partiva dall’ascolto ripetuto di un brano, per poi cercare foto e video in studio o live, poi si passava alla sperimentazione sonora con diverse combinazioni.
Ma ovviamente non era possibile avere gli stessi effetti, amplificatori, casse, microfoni di Gilmour… quindi alla fine era sempre necessario in qualche modo approssimare.

I sistemi digitali moderni offrono possibilità praticamente infinite: in un istante si può cambiare il tipo di delay utilizzato (dinamco, vintage, digitale, echo, …), oppure la distorsione, l’equalizzazione, la modulazione… si possono provare diverse combinazioni di amp/casse/mic… si può modificare il mondo in cui la stessa effect chain è realizzata.
Insomma veramente possibilità infinite.
E questo nella ricostruzione di un determinato sound permette una precisione impensabile qualche anno fa.

Tutto questo per dire che sto lavorando ad un MEGA UPGRADE della “Guida al sound di David Gilmour“.
Album per album, brano per brano, farò un aggiornamento dei setup, cercando di arrivare ad una definizione del setup utilizzato il più possibile precisa.
Ci vorrà un po’ ma alla fine sarà un bel passo in avanti.

E come sempre tutto questo sarà liberamente consultabile da tutti.

 

Cicognani Engineering – Le Prism

Ecco la recensione completa del nuovo effetto della Cicognani Engineering: LE PRISM.

Come ho già avuto modo di dire è stato per me un privilegio aver contribuito allo sviluppo di questo effetto, insieme con nomi importanti come quelli di Jonathan Wilson e Jon Carin.

cicognani engineering le prism c | GIAMPAOLO NOTO

Ma cosa è LE PRIMS?

Si tratta di un pedale effetto unico nel suo genere, nato per celebrare il 30° anniversario della Cicognani.

Si tratta di un echo italiano che offre 4 tempi di ritardo selezionabili, sommabili e regolabili con 4 feedback indipendenti. Ma ciò che lo impreziosisce ancora di più e lo rende unico è il nuovissimo “Analog STEREO” (convertitore analogico mono-stereo) controllabile attraverso la dinamica con il semplice tocco della mano.

LE PRISM è una macchina “creativa” pensata per lo studio di registrazione e le performance live che integra la storia dei suoni analogici di quei vecchi modelli di “Italian Echo” che vanno dal Modello 1 fino all’unità stereo PE603.
Offre 4 tempi di ritardo + 4 feedback selezionabili, sommabili e regolabili a piacere.
I 4 tempi di ritardo sono sincronizzati esattamente come le vecchie unità vintage con ritardi di: 78-156-234-312 ms.

leprism varispeed 2048x1371 1 | GIAMPAOLO NOTO

Attraverso il “VARISPEED” è possibile aumentare i tempi di ritardo fino a 700mS, mantenendo le “testine” perfettamente sincronizzate con limitate distorsioni del segnale. Questo controllo è stato evoluto per selezionare i tempi di ritardo dei più storici echi italiani tra cui MODEL1, T7E, PE603, lasciando un ampio spazio di regolazione che consente di poter ottenere le massime caratteristiche di ritardo di questa unità.
Questa maggiore flessibilità, ci permette di poter utilizzare quei fantastici suoni del passato anche oggi soddisfacendo anche quelle richieste dei musicisti e degli studi di registrazione sempre più esigenti.
I 4 feedback (BACK) provengono dai tempi di ritardo delle 4 singole testine e grazie alle varie combinazioni è possibile ottenere migliori suoni psichedelici e diverse tipologie di tappeti musicali.

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E’ stato introdotto un nuovo concetto di STEREO ispirato al passato: è progettato con un nuovo circuito convertitore analogico da mono a stereo in pieno stile anni ’60/’70.
LE PRISM è un’unità mono che simula non solo la stereofonia ma la rende “viva” grazie alla sensibilità del “tocco della mano” o in combinazione con altri dispositivi seguendo la dinamica del segnale. I due canali di uscita hanno un contrapposto sfasamento del segnale che genera un effetto musicale unico, vivace e davvero “simul stereo”.

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Non poteva mancare il controllo di modulazione “MAGIC OF AGE” che da sempre caratterizza tutti gli Echo di Cicognani e che simula la fluttuazione meccanica spesso presente nelle vecchie unità Echo italiane.

Il controllo “SELECTOR” permette di selezionare tre diverse modalità: ECHO (ripetizione singola), REP. (ripetizioni multiple) e SWELL (4 tempi di ritardo in parallelo + 4 feedback con ritardo slapback).

Ed ecco la video recensione!

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