PREPARATE LE VOSTRE RECENSIONI

Tra le nuove features che sto pensando di implementare nel Blog, vorrei inserire una sezione dedicata alle recensioni di strumenti musicali ed accessori.

Trovo che sia sempre più difficile trovare informazioni serie ed affidabili sugli strumenti musicali e sugli accessori, molto spesso chi scrive lo fa per secondi fini (magari è un venditore o un distributore del marchio) e quindi il giudizio non è sempre valido.

Visto l’elevato profilo dei partecipanti a questo blog, ho pensato che potrebbe essere interessante aprire una sezione dedicata alla recensioni, in cui ognuno può presentare la propria recensione di uno stumento, di un amplificatore, di un effetto o di qualsiasi altro accessorio legato agli strumenti musicali.

La recensione dovrà essere realizzata con cura, con una descrizione dettagliata e accompagnata da materiale fotografico e (possibilmente) da demo audio: non c’e’ niente di meglio di una bella recensione, scritta bene, con belle foto e con sample audio da ascoltare.

Per inviare la propria recensione sarà necessario essere iscritti al blog.

PREPARATE LE VOSTRE RECENSIONI !!!

EFFETTI STOMPBOX… CINESI

A completare l’elenco dei materiale provenienti “dalla cina con furore” ecco a voi il tassello mancante: gli effetti a pedale cinesi.

Come ho già avuto modo di dire molte volte in passato, parlando anche di chitarre, amplificatori e valvole cinesi, non si posono (a mio avviso) dare dei giudizi aprioristici, per presa posizione, sul tema.
Questo articolo, quindi, come i precedenti, vuole essere solo un punto di partenza per parlare del fenomento e, magari, per scambiare idee e opinioni a riguardo.

Va detto che, ormai da molto tempo, nel campo degli effetti a pedale, ci sono diversi marchi che producono effetti più o meno simili ai marchi più famosi a prezzi molto vantaggiosi: mi riferisco, ad esempio, al caso dei Behringer, da molti considerati “parenti stretti” dei pedali Boss per quanto riguarda l’elettronica interna, o agli ultimi arrivati (in ordine di tempo) Beta Aivin.

Nel caso dei pedali Behringer va detto che anche se la linea di produzione è in impianti Cinesi, la progettazione risulta essere ancora in Germania.
Mentre per i pedali Beta Aivin sia la progettazione sia la realizzazione sono interamente in Cina.

Chi ha avuto modo (per passione o per lavoro) di guardarsi un po gli schemi elettrici dei vari pedali, avrà notato che molto spesso i progetti sono “a dir poco” simili… tralasciando alcune differenze minori, lo schema di funzionamento generale, è quasi sempre il medesimo.
Addirittura in alcuni casi (come Behringer-Boss) anche i nomi dei pedali sono quasi gli stessi.

Ovviamente questo è possibile perchè, da un punto di vista di copyright è piuttosto complicato proteggere uno schema elettrico… si può proteggere uno specifico schema, disegnato in un determinato modo, ma è molto semplice aggirare l’ostacolo cambiando alcuni fattori dello schema e mantenendo lo stesso risultato finale in termini di elaborazione sonora; d’altronde un distorsore, un delay, un chorus… e tutti gli altri effetti si basano su regole fondamentali dell’acustica e dell’elettronica applicata al trattamento sonoro, che sono liberamente utilizzabili da tutti.

Detto questo, risulta piuttosto evidente come molti degli effetti “di fascia bassa” siano spesso confrontabili con quelli di fascia superiore per quanto riguarda il trattamento del segnale… a volte le maggiori differenze riguardano più la scatola che il contenuto: pedali in metallo, robusti e funzionali… rispetto a pedali in plastica, fragili e (a volte) difettosi.

Insomma, non darei così per scontato che i pedali cinesi siano tutti da evitare, ma è anche evidente che vanno ascoltati e provati con molta cura ed attenzione… pensando che andranno usati (e maltrattati) in modo continuo e ripetuto.