Nell’analizzare a fondo chitarra, amplificatore, effetti, tracolle e quant’altro ci viene in mente, rischiamo a volte di perdere di vista quello che secondo me è il vero motivo per cui queste cose hanno un senso: fare musica.
Magari si rischia di passare giorni interi a capire quale è il miglior modo di collegare i pickup o quale manico scegliere o di che colore fare la tracolla, dimenticando di prendere la chitarra in mano e fare musica… o almeno se la chitarra non si può prendere, spegnere il telefono, chiudere msn, staccare ogni mezzo di comunicazione ed ascoltare fino in fondo un CD o un DVD di David.
Proprio per questo motivo è mia intenzione intervallare i vari articoli e commenti del blog con un momento di “ascolto” dell’arte di Gilmour.
Ecco a voi quindi, da gustare fino in fondo, Comfortably Numb Live in Gdansk…
…una volta terminato il solo (ed il video) asciugatevi pure gli occhi e sappiate che molti altri stanno facendo la stessa cosa.
http://it.youtube.com/watch?v=ht0bAYovdwM
Hai ragione, mi stavo gustando propio ora il DVD di Danzica. Invece nel DVD della RHA dopo aver sentito i vocalizzi di Crosby & Nash ascoltare David Bowie mi crea qualche difficolta’. Non c’entra propio niente. Cosa ne pensate ?
@Fabio: in effetti LIVE IN GDANKS è stato un concerto bellissmo, una dei migliori Live di David e Comfortably Numb non fa eccezzioni.
La grandezza di David, secondo me, sta proprio nel fatto che in ogni sua esibizione, in ogni suo solo, lo spazio lasciato all’imrovvisazione è sempre predominante: se cercate tra tutte le sue esibizioni, vedrete che molto raramente ripete esattamente la stessa progressione in un solo… ci mette sempre qualcosa di nuovo, cambia sempre le carte in tavola… e guardando e riguardando i suoi video, sono quasi sicuro che molto molto spesso si tratta propriodi improvvisazione nuda e cruda, ovvero quando inizia non sa bene cosa farà.
E’ come un grandissimo attore che, conoscendo l’inizio e la fine della storia, riesce ogni volta a sorprendere per come la racconta.
Quoto in tutto, ormai ci si perde troppo nella sua effettistica, negli Amplificatori, nei settaggi e tutto quello che concerne il mondo di Gilmour, recentemente anche nella sua chitarra. Invece l’unica cosa che dovremmo considerare realmente, è la musica in se, prendersi del tempo libero e ascoltare, ascoltare e ascoltare. Comunque fantastica questa esibizione, una delle migliori secondo me.
si anche a me piacciono quei tuoi pezzi.. ma è possibile magari avere sul sito delle backing tracks??
@Salvatore: spero di riuscira a pubblicare, non tra moltissimo, alcune backing tracks.
Giampaolo,
E a proposito di “musica” sono riuscito finalmente ad ascoltare i tuoi clips (mi mancava un plugin su firefox, uso linux e a volte ………), e devo farti i complimenti, davvero interessanti, in particolare: Deep sea, Chorus e Butterfly.
Certo, sento molto l’influsso Floydiano del periodo “Division Bell”, ma a mio giudizio, non vedo scopiazzature, anzi molto originali e piacevoli!
Bravo!
Grazie Salvo,
a breve spero di riuscire a mettere su delle cose nuove, perchè quelle in effetti cominciano ad essere vecchiotte…
…anche per me c’e’ stata (musicalmente parlando) una evoluzione verso sonorità più calde e morbide.
Indimenticabile Richard Write…….
“Nell’analizzare a fondo chitarra, amplificatore, effetti, tracolle e quant’altro ci viene in mente, rischiamo a volte di perdere di vista quello che secondo me è il vero motivo per cui queste cose hanno un senso: fare musica.”
Sottoscrivo in pieno!!!