EFFETTI STOMPBOX… CINESI

A completare l’elenco dei materiale provenienti “dalla cina con furore” ecco a voi il tassello mancante: gli effetti a pedale cinesi.

Come ho già avuto modo di dire molte volte in passato, parlando anche di chitarre, amplificatori e valvole cinesi, non si posono (a mio avviso) dare dei giudizi aprioristici, per presa posizione, sul tema.
Questo articolo, quindi, come i precedenti, vuole essere solo un punto di partenza per parlare del fenomento e, magari, per scambiare idee e opinioni a riguardo.

Va detto che, ormai da molto tempo, nel campo degli effetti a pedale, ci sono diversi marchi che producono effetti più o meno simili ai marchi più famosi a prezzi molto vantaggiosi: mi riferisco, ad esempio, al caso dei Behringer, da molti considerati “parenti stretti” dei pedali Boss per quanto riguarda l’elettronica interna, o agli ultimi arrivati (in ordine di tempo) Beta Aivin.

Nel caso dei pedali Behringer va detto che anche se la linea di produzione è in impianti Cinesi, la progettazione risulta essere ancora in Germania.
Mentre per i pedali Beta Aivin sia la progettazione sia la realizzazione sono interamente in Cina.

Chi ha avuto modo (per passione o per lavoro) di guardarsi un po gli schemi elettrici dei vari pedali, avrà notato che molto spesso i progetti sono “a dir poco” simili… tralasciando alcune differenze minori, lo schema di funzionamento generale, è quasi sempre il medesimo.
Addirittura in alcuni casi (come Behringer-Boss) anche i nomi dei pedali sono quasi gli stessi.

Ovviamente questo è possibile perchè, da un punto di vista di copyright è piuttosto complicato proteggere uno schema elettrico… si può proteggere uno specifico schema, disegnato in un determinato modo, ma è molto semplice aggirare l’ostacolo cambiando alcuni fattori dello schema e mantenendo lo stesso risultato finale in termini di elaborazione sonora; d’altronde un distorsore, un delay, un chorus… e tutti gli altri effetti si basano su regole fondamentali dell’acustica e dell’elettronica applicata al trattamento sonoro, che sono liberamente utilizzabili da tutti.

Detto questo, risulta piuttosto evidente come molti degli effetti “di fascia bassa” siano spesso confrontabili con quelli di fascia superiore per quanto riguarda il trattamento del segnale… a volte le maggiori differenze riguardano più la scatola che il contenuto: pedali in metallo, robusti e funzionali… rispetto a pedali in plastica, fragili e (a volte) difettosi.

Insomma, non darei così per scontato che i pedali cinesi siano tutti da evitare, ma è anche evidente che vanno ascoltati e provati con molta cura ed attenzione… pensando che andranno usati (e maltrattati) in modo continuo e ripetuto.

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2 Commenti

  1. Giampaolo caro, le tue opinioni sono interessanti. Ti rispondi dicendoti che le condivido in larga parte. Vorrei solo fare un appunto rapidissimo sull’ultima parte.
    Io non credo che si possa pretendere da certi pedali di avere una utilizabilità molto alungo termine, e ti faccio il mio esempio.
    Suono con alcuni pedali, tra cui un BYOC Ram’s Head, un CS2, ecc, e uso come modulazioniuna Line6 X3 Live (versione pedaliera dell’ultimo fagiolone). Purtroppo mi sono reso conto di come suonando con la ped in catena il suono che arriva all’Hiwatt è quasi dimezzato. Quindi non vedo l’ora di togliere di mezzo la pedaliera che ho adesso per metterci pedali singoli. Ovvio che per un delay, suonando Floyd, uno deve scegliere qualcosa di affidabile e versatile, quindi da un dd20 a salire. Non potendo spendere adesso, per altre spese in programma, 160 euro di delay, sarei costretto a ripiegare su un delay semplice della Behringer, o un buon ed economico DE7. Mentre per il de7 non avrei problemi a tenerlo un po’ in ped, il Behringer non è moolto affidabile quindi lo userei come una soluzione d’emergenza.
    Secondo me in quest’ottica andrebbero visti, come soluzioni “temporanee” o per chi deve iniziare a capire di effetti e non vuole prendere una pedaliera multifx. Quanto spendi per una ped multifx? Stessa somma se prendi un dist buono e effetti d’ambiente Behringer, per dire…
    Spesso la gente ha in odio questi pedali come se fossero delle fregature ceh costassero un sacco. Non li vuoi? Non te li compri. Ma se non ci fosse il low cost made in China molte cose sarebbero irraggiungibili ai più.

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