VALVOLE CINESI

Abbiamo parlato tempo fa delle chitarre cinesi… poi è stata la volta degli amplificatori cinesi…
…parlima (brevemente) ora di VALVOLE CINESI.

Qualche tempo fa mi è capitato di ascoltare un paio di Tube Driver impostati alla maniera di Gilmour, per il suono pulito e per quello “distorto”.
Il sound era molto interessante (dal mio punto di vista) ed in particolare il sound del TD pulito era veramente bello.
Mi è venuta quindi subito la curiosità di sapere che tipo di valvola fosse montata… pensando di trovarmi davanti una JJ o magari una SOVTEK o forse una GROOVE… ma una volta aperto il TD con mia grande sorpresa ho trovato una valvola cinese: RUBY TUBES.

RUBY TUBES

Devo ammettere che i miei preconcetti mi avevano sempre spinto a considerare le RUBY TUBES come una seconda o terza scelta tra le valvole… e quindi non ho mai avuto occasione di testarle direttamente.
Sbattendoci invece il naso… o meglio le orecchie… sono stato positivamente sorpreso del sound.

Il sound è molto vintage, con medi profondi e corposi; anche la costruzione sembra di buona fattura e le valvole sono molto robuste.
Ho provato anche alcune coppie e devo dire che erano molto ben bilanciate.

Devi dire che queste valvole mi hanno sorpreso e visto che la mia pedalboard è in via di ultimazione ho pensato di ordinare un paio di RUBY TUBES da testare con i due BK Tube Driver…
…se i risultati saranno quelli che ho sentito negli altri Tube Driver, potrei anche pensare di utilizzarle come prima scelta.

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7 Commenti

  1. mah vi devo smentire perché io ho montato valvole ruby in v1, v2 e v3 e mi ci trovo molto bene, rispettivamente 12at7 e 2 12ax7wa.

  2. io sinceramente non sono rimasto troppo entusiasta delle ruby, quando ho letto la sorpresa di g.paolo nel t.drive, mi è capitato di provarle su una delle mie hiwatt, per me son risultate come….. sgonfie, tenui, rispetto alle precedenti, ho rimesso le tungsol che comunque rispetto le mullard (quelle bbone) sono ancora meno brillanti, le ruby erano poco brillanti e dinamiche, un suono troppo ovattato e povero di spinta, forse in un t.drive tolgono quell’acidità dei pedali e ammorbidiscono il suono rendendolo cremoso, ma nel pre dell’hiwatt non ce le vedo troppo. (sempre rispettando le scelte sonore di tutti)

  3. di mullard le russe hanno solo l’estetica e il logo.
    Ho acquistato anche la ECC83 mullard reissue della Groove Tubes per provarla: di mullard non ha niente, è peggiore delle altre in attuale commercio!
    a livello di valvole di preamp, non tutte le NOS hanno qualità migliori delle attuali, anche allora c’erano le eccellenze di Telefunken, Mullard, Brimar, Philips Miniwatt (europa, da non confondere con le Jan americane) e poche altre.
    oggi bisogna mettersi l’anima in pace, perchè ormai sono finite anche quelle dimenticate nell’angolo del negozietto del nonnino, e qualcosa che si trova su ebay costa troppo e si rischia che siano valvole spompate…insomma, lo sapete già.
    quindi dando un’occhiata alla produzione attuale, le migliori ECC83/12AX7 a mio avviso sono le cinesi, le EH, e le JJ ECC83s.
    se le cinesi continuano a migliorare con lo stesso ritmo, fra poco non avranno niente da invidiare alla produzione degli anni 60 (speriamo)

  4. Si, in effetti anche io avevo sentito parlare molto bene delle el34b da un amico, e conto di provarle sulla mia 504 quanto prima. Quanto alla complessità armonica non lo so dire. In fondo tante volte si parla spesso di “armoniche” ma quale sia la nostra capacità di percepirle correttamente e quali percepiamo non lo si sa nemmeno bene, quindi non so dire. Certo è che se suonassero come le Mullard probabilmente la produzione si sarbebe già esaurite…:D Anche perché sembra che le Mullard riedizione, fatte in Russia, non siano poi così “Mullard”, diciamo…

  5. le valvole cinesi attuali hanno raggiunto un livello qualitativo notevole rispetto agli anni passati, oltre alle 12AX7 di cui ha parlato Giampaolo, segnalo le ottime EL34B, che sono quelle che più si avvicinano ai valori elettronici delle mitiche Mullard, anche se il suono non è a quei livelli di complessità armonica

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