GILMOUR SIGNATURE STRAT

Abbiamo già parlato di questa chitarra in molti post: sappiamo come è fatta, come funziona, come è stata modificata… e molte altre cose.
Sappiamo anche che possiamo costruirci (volendo) la replica fedele di questa chitarra.
E sappiamo anche che l’originale Gilmour Signature Strat la vende Fender.

Ma se prendo l’originale Fender Gilmour Signature Strat… cosa compro ?

gilmour signature1 | GIAMPAOLO NOTO

Per quanti tra voi stiano pensando all’acquisto, ma non sono ancora del tutto convinti… ecco svelato cose comprereste (o comprerete):

– Case rigido Fender nero, con fodera interna verde e ricamo Fender Custom Shop

– Fender Gilmour Signature Strat, con manico in acero, battipenna nero, leva del tremolo accorciata, elettronica e pickup dedicati approvati da David Gilmour

– Cofanetto LIVE IN GDANSK con 2 cd + 1 dvd nella tasca centrale

– Una copia del libro di Phil Taylor “The Black Strat: A History of David Gilmour’s Black Fender Stratocaster”

– Un set di corde GHS

– Un cavo Evidence

– Una tracolla Fender

– Un plettro David Gilmour

Non male vero ?

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15 Commenti

  1. Ciao ragazzi,

    Questo blog e’ interessantissimo, complimenti.

    Io mi appresto a comprare la mia prima chitarra seria! Ovviamente adoro il sound di Gilmour come tutti voi, ovviamente la black star mi interesserebbe molto! Leggendo i vostri commenti molto competenti, mi sono imbattuto in una strato dell’80, simile ad una Eric clapton con il blocco tiranti, come il blocco corde al ponte e, piicup lace sensor light blue, e pensavo di cambiare giusto il paraplettro e metterlo nero. Il tutto al costo di 1500 E. Cosa ne pensate?

  2. Avrei una domanda per Giampaolo…. Io ho una strato made in mexico un po’ particolare. L’ho fatta vedere ad un liutaio e m’ha confermato che il corpo è quello di una made in usa e sotto c’è il timbro con data ’89. Il manico è messicano ed è del 1995 circa. L’ho “customizzata”, ovvero ho messo al manico e al centro due single texas special, al ponte un pearly gates. Controllo volume e tono normali, con uno switch per passare da serie a single e un altro come quello di gilmour per attivare il pick up al manico quando voglio. Lo switch è un triplodeviatore perchè quando lo attivo inverto la fase per adattarlo a quello del ponte. Il suono che esce quando ho i pick up esterni in uscita è un po’ nasale… in teoria il suono dovrebbe essere simile ad una telecaster.. però ora non ricordo il suono della tele visto che l’ultima volta l’ho suonata dieci anni fa e non c’ho fatto caso… Sai dirmi qualcosa riguardo il suono che dovrebbe uscire utilizzando i 2 pick up esterni???
    Grazie mille…

    • Ciao Checco,
      hai uno schema dei collegamenti della tua chitarra ? bisognerebbe capire bene come sono collegati i vari componenti…
      …considera comunque che il SD Pearly Gates è un pickup piuttosto Gibsoniano… come saprai prende il nome dalla Gibson Les Paul di Billy Gibbons (ZZTOP).
      E’ sicuramente un ottimo pickup… dalle sonorità piuttosto corpose.

      Il tuo setup comunque è sostanzialmente quello di una Lone Star™ Stratocaster mi sembra di capire… che sostanzialmente ha un suono molto “Texano”, corposo e warm…
      …se parliamo di una Telecaster usata un po “sporca” e crunch, allora la può certo ricordare, se invece parliamo di una Telecaster usata pulita e cristallina, magari come ritmica, allora è più difficile.

  3. HO ACQUISTATO DI RECENTE LA BLACK STRAT RELIC PER L’AMORE E LA PASSIONE CHE HO NEI CONFRONTI DEI PINK ED IL LORO CHITARRISTA, SONO CRESCIUTO ED INVECCHIATO (53 ANNI) CON LE LORO MUSICHE, E APPARTENENDO AD UNA COVER BAND
    TRIBUTO (INDOVINATE DI QUALE GRUPPO?) HO VOLUTO AVERE TRA LE MANI IL SIMBOLO
    O L’ICONA, O QUELLO CHE VOLETE, DOPO AVER AVUTO TANTISSIMI MODELLI DI STRATO,
    DALLA DELUXE ALLA CALIFORNIA BEACH, ADESSO POSSEGGO ANCHE UNA HEAWY RELIC STRA DEL 1969 CON I FAT 50 ED IL MANICO RADIUS 12 E TASTI JUMBO, DEVO DIRE CHE LA BLACK STRAT MI HA DELUSO SUBITO, E PER IL PICK UP SSL5 TROPPO POTENTE, TROPPO SCURO, POCO PRESENTE RISPETTO AL MODELLO SSL1 CHE HO SUBITO MONTATO, SIA PER LA SUONBILITA’ CON I VINTAGE STYLE FREETS ED IL RAGGIO DI CURVATURA 7,5 FARE I BENDING, PER ME CHE FACCIO L’IMPIEGATO DI BANCA, ERA UN PO’ UN PROBLEMA, CI HO MESSO DUE SETTIMANE PER SETTARLA A MIO PIACIMENTO DOPO AVER CAMBIATO IL CAPOTASTO CON UNO IN OSSO E MONTATO SU MANICO TASTI
    JUMBO, ADESSO RIESCO A SUONARCI COME CON LA HEAWY RELIC 69, MONTANO LA STESSA MUTA 0.10-46 POICHE’ LE GHS 0.10-48 LE HO TROVATE TROPPO SBILANCIATE
    SUI BASSI, INFATTI CONCORDO SUL FATTO CHE SI SIA TRATTATO DI UN OPERAZIONE
    COMMERCIALE PUR RICONOSCENDO CHE EFFETTIVAMENTE OGGI SE CERCHIAMO UNA
    STRATO CHE SUONA DAVVERO BISOGNA ANDARE SULLE CUSTOM SHOP, CHE SICURAMENTE NON VALGONO TUTTI I SOLDI CHE COSTANO, MA CHE VOLETE, LA BLACK STRAT MI AFFASCINA SOLO A VEDERLA, ED ANCOR OGGI, QUANDO PROVO A SUONARE
    SHINE ON GLI OCCHI MI SI RIEMPIONO DI UNO STRANO UMORE LIQUIDO.

  4. Burgera produce amplificatori eccellenti, costruiti con materiali veramente eccezionali e di prima qualità, così come la parte elettronica e le valvole. Credo siano costruiti anche tutti a mano. Comunque sono d’accordo con Giampaolo riguardo i Pick-up, gli EMG suonano più brillantemente, ma ovviamente qui si parla di magneti attivi. I Seymour Duncan hanno un segnale bello potente e anche brillante, a seconda del modello.

  5. Non per sottrarmi alla domanda… ma rinnovo il consiglio di cercare (magari in un negozio) chitarre con pickup simili a quelli che ti interessano e provarle… è l’unico vero consiglio che mi sento di dare.

    Tra EMG e SEYMOUR DUNCAN trovo i primi molto più cristallini mentre i secondi sono (forse) più potenti… personalmente comunque preferisco di grand lunga gli EMG.

    Il Burgera è un gran bel amp, dipende poi dal modello, ma comunque fanno amplificatori molto interessanti sia come sound sia come prezzi.

  6. Certo capisco, grazie innanzitutto per l’attenzione.
    Ho omesso un piccolo particolare, mi ha consigliato una mexico strat fine metà anni ’90, intorno al 94 95 96…
    Si infatti, i pickup sono una scelta difficile: ti vorrei chiedere le differenze sostanziali fra emg e seymour duncan, visto che io non so decidermi e non riesco a trovare molto a riguardo. Tu quali mi consiglieresti, sapendo che cerco un suono pulito ma potente (non necessariamente proprio alla gilmour)? Più che altro ho paura che tre single coil per me non basterebero, pensavo a un humbucker al ponte e due single coil ma non so decidermi sul modello…
    Inoltre, dato per scontato che presto ne proverò uno, che ne pensi degli ampli Bugera?
    Grazie dell’attenzione.

  7. Ciao Frank,
    beh “legna da ardere” mi sembra lievissimamente eccessivo per una American Standard…
    …certo, come dico nella guida e nei vari commenti sul blog, le Mexico sono a mio avviso abbondantemente sottostimate.

    Nel caso della Red Strat (ad esempio) dovendo cambiare interamente tutta l’elettronica, una ’57 RI con manico made in mexico è la scelta migliore.

    Ed anche per la Black Strat, una made in mexico, può essere un’ottima scelta.

    Anche per i pickup la scelta va ponderata per bene: gli EMG sono eccellenti e suonano anche attaccati ad una tavola… (e io li monto sulla Red Strat) ma per una black strat non andrebbero bene, meglio dei Fender vintage.

    Insomma… non stiamo parlando di una scienza esatta, in questo campo è tutto molto soggettivo e tutti possono dire, a ragione, la loro: come dico sempre in ogni mio articolo o commento, il miglior maestro sono le tue orecchie… vai in un negozio o da un amico, prendi le varie chitarre e suonale… solo così potrai capire veramente quale è la tua migliore scelta.

  8. Ciao Giampaolo,
    il mio commento non si riferisce esattamente a questo articolo, quanto alla guida sul sound di Gilmour.
    Proprio poco fa parlavo con un mio amico, ampio conoscente del mondo chitarristico (a differenza mia che mi affaccio in questo mondo da appena un anno e sei mesi), del fatto che straveda per il sound di Gilmour. Tu nella guida consigli una strato qualsiasi, lui però mi ha detto che le American Standard di oggi sono come legna da ardere e che valgono più o meno quanto una Squier anni ’80… Mi ha suggerito di trovare una Stratocaster Mexico e montarci su gli Emg SA. Anche tu vedi delle differenze fra queste chitarre?

  9. Bravo Giamp, sto facendo lo stesso io sulla mia Strato, alla fine ti costa di meno e hai anche qualche soddisfazione in più. Non credo che farò lo Switch, non mi va di bucare il battipenna, sono sicuro che interfacciando i due magneti si ottengano sonorità particolari, ma per le mie esigenze non vale la pena. Oltretutto proprio l’ultima volta parlavamo di Pick-up e in questa Signature c’è un Seymour Duncan SSL-5 al ponte, in realtà non è quello che usa Gilmour, poi magari la differenza è poca, chi può dirlo. La Relic non capisco perchè costa così tanto, prezzo si avvicina ai 4000€, e non vedo il motivo.

    @Vittorio, lascia stare. 🙂

  10. Eh si Fabio… non per niente io la mia Black Strat me la sono fatta da solo !!!
    …e non solo io… e non solo la mia…

    Tra l’altro la Relic non mi convince proprio per niente per niente.

  11. Eh..si mi fà un pò gola…ci sto pensando seriamente…ma il prezzo? è un bel pò…costa quasi come una paul reed smith!!!

  12. Purtroppo, per quanto la Fender possa sforzarsi di produrre una chitarra Custom Shop, questa Signature Gilmour non vale 2750€ (versione NOS) ragazzi, quella Relic poi credo sia una totale pazzia. Parliamo di una Stratocaster USA, un paio di magneti differenti, uno switch che si può fare senza troppi problemi, per il resto non ha niente di speciale. Oltretutto rimane sempre e comunque impossibile avvicinarsi al suono Gilmour, che tra l’altro ha cambiato svariate volte il manico e quello attuale è stato prodotto a parte. Ok il corredo, bella custodia, libro e DVD del concerto, ma per quanto mi riguarda non è una spesa da affrontare. Questo lo dico, e Gimpaolo ormai lo sa, da grande appassionato sia per le chitarre oltre che grande stimatore di Gilmour e tutto quello che viene insieme a lui. Questa mia teoria, è stata confermata da molti negozianti, io ero partito con l’idea di farmela, ma a prezzo modesto. 🙂

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