Eminence The Tonker

tonker1Parlando del mio nuovo setup ho già raccontato di come – alla fine di una lunga ricerca – abbia scelto proprio questo cono per le mie nuove casse.
Ho pensato quindi di approfondire l’argomento, con una breve recensione di questo cono.

Per le mie nuove due casse 1×12 (da usare in accoppiata con due testate HIWATT T40) cercavo qualcosa di diverso dai “soliti” coni che avevo sempre usato (Fane e Weber soprattutto); così facendo una ricerca per capire quale cono potesse fare al caso mio, più volte mi sono imbattuto in forum e community dove si parlava di questo cono, con parole egregie: così ho deciso di approfondire meglio la mia conoscenza di questo cono… ed eccomi qui, ora, ad aggiugnermi a coloro che ne parlano bene.

tonker2Si tratta di un cono della serie RED COAT  descritta dalla Eminence stessa, sul proprio sito, con queste parole “There are certain tones that stand out in musical history. In rock, in blues and all kinds of music. The Redcoat series captures some of the most well-known amp tones ever recorded and revered for decades”

Quindi una serie profondamente ispirata dai suoni vintage degli amp che hanno fatto la storia.

In questa ottica c’e’ anche chi si è preso il disturbo di mettere in relazione i coni Eminence con  gli altri coni “famosi” per capire le somiglianze tra i vari sound… e così esce fuori che il modello Manowar ricorda il sound dei Celestion g12t75, il modello Governor i ben conosciuti V30, i Wizard i g12h30…tonker3 e per il Tonker? … si parla di Fane con magnete ceramico.

Non ho avuto il piacere di provare personalmente tutti i modelli Eminence, quindi non ho una prova diretta di questi paragoni… ma sul Tonker posso dire, per averlo provato e per averlo scelto, che il paragone mi sembra calzante.

Qualche caratteristica tecnica

Diametro 12″
Impedenza 8 Ω (disponibile anche a 16Ω)
Potenza massima 150 W
Frequenza di risonanza 89 Hz
Range di lavoro 70 Hz – 5 kHz
Sensibilità 101.5 dB

Il cono si caratterizza per un suono veramente bello e ricco, decisamente british, con una dinamica notevole e suono sempre bilanciato, bassi e medi ben presenti e ricchi di armoniche con alti sempre ben definiti e presenti, ma senza eccessi.

Nella continua ricerca di maggiore headroom, sicuramente i 101.5 dB di sensibilità si sentono tutti e regalano una “botta” notevole, con una pressione sonora di tutto rispetto.
Pur avendo una potenza massima di 150W, i coni lavorano benissimo anche con potenze molto più basse.

Ultima nota di merito per questi coni: il prezzo!
Con un prezzo che oscilla tra gli 100 e i 110 Euro, a seconda del venditore, il cono ha un costo assolutamente contenuto, rispetto ai concorrenti e in considerazione dell’alto livello qualitativo.

Qui il link alla pagina dedicata sul sito Eminence e la scheda tecnica
http://www.eminence.com/speakers/speaker-detail/?model=Tonker
http://www.eminence.com/pdf/Tonker.pdf

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6 Commenti

  1. Ciao a tutti. Da un po’ di tempo sono il fortunatissimo possessore di un Hiwatt T40. Non è il mio unico ampli (Marshall JCM, Fender un paio…), ma a conti fatti lo è diventato ! gli altri stanno prendendo un po’ di polvere (che cialtrone!).
    Su consiglio dell’amico Giampaolo ho acquistato questo cono e l’ho montato su una cassa autocostruita su progetto Marshall … che dire… apriti cielo ! non si vuole disturbare con volumi asagerati ? lui si comporta di conseguenza restituendo tutte le frequenze con un ottimo equilibrio. Si ha bisogno di volume ? nessun problema. Avevo provato anche altri coni e casse, ma questo sembra fatto per l’ Hiwatt. Si ha la sensazione che il plettro quando tocca le corde non sia sulla chitarra, ma dentro il cono stesso (non so se ho reso l’idea, … non credo…).
    Ovviamente sono opinioni personali frutto di giusti personali; fatto stà che il desiderio compulsivo di acquistare altri ampli o coni si è fermato.

  2. So che alcuni speaker fanno fatica ad aprire il tono a basso volume, questo come lavora?
    Rende bene anche con una sola 1×12″ o servono proprio i due coni?

    • Buonasera,
      personalmente per suono British intendo un suono rotondo e corposo, che mantiene sempre (anche quando va in saturazione) una sua cremosità.
      Mentre per suono American (ad esempio) intendo un suono più definito e cristallino.

      C’e’ anche chi differenzia il suono di un amplificatore, in base al tipo di valvole finali utilizzate… British per le EL84 e EL34, Amrican per le 6L6.

      Ovviamente poi ognuno ha la propria visione in merito.

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