Creamy Solo (Notoall) – La recensione di Luciano

di Luciano Fiume

Se sei un musicista, già sai tutto su questa terribile malattia nota come GAS (Guitar Acquisition Syndrome).
Non è così grave come il tipo di flatulenza, ma quelli di voi che ne soffrono sanno che questa GAS è altrettanto difficile per il portafoglio come l’altro tipo lo è per il naso di altre persone. Infatti, dopo un ennesimo attacco di G.A.S, perchè noi chitarristi dopo ogni acquisto che facciamo, diciamo “giuro che questo è l’ultimo”, ho deciso di acquistare dal maestro Giampalo, il Creamy Solo.

creamy2010 | GIAMPAOLO NOTO

Come nelle altre recensioni sul Creamy, presenti sul blog, non mi resta che confermare pienamente le considerazioni già scritte da altri utenti….

La prova è stata effettuata, con la mia strato Relic 56, con pick up Fat 50 al manico e centrale e SSL 1 al ponte, compressore Cs 2, Tube Driver Chandler-Butler (usato come Booster), Choral-Flange della Fulltone per le modulazioni, Ge7 impostato sui medi e Akay Head Rush 2 (per i delay).
Ampli Hiwatt DG 103 con cassa Hiwatt 4×12 coni Fane.

Al primo impatto resto sbalordito per come il suono, bello, grosso e fluido mi fa ricreare l’assolo di Confortably Numb.
Inizio a smanettare per ricreare e ricercare altre sonorità, ed ecco che magicamente cambiando il booster con il TS 10 arriva dritto dritto il suono di Sorrow.

Dentro di me penso ” pedale cazzuto”.

E’ incredibile la fedeltà al Ram’s Head con cui il maestro ha progettato questo pedale, ma avendo ancora sete di sperimentazioni, voglio provare ad ottenere il sound dell’album The Wall.
Imposto il Choral-Flange come flanger, altri piccoli accorgimenti, ed ecco che, udite udite, viene fuori il sound di quel periodo.
Finalmente riproduco Mother, Young Lust, etc etc.

Sono il primo ad affermare che i cloni di Gilmor ce ne sono a milioni, ma non sarò l’ultimo a dire che il suono è dentro di noi, nelle nostre teste, nel nostro animo e quindi quando dico di aver ottenuto quel suono, non sto insinuando di essere il clone di Mr.Gilmour, ma di avere una base di pedali che ti permetta di avvicinarti il più possibile al suo sound.
E’ questo lo si può ottenere solo con pedali di qualità e specifici… e ritengo che finalmente il Creamy Solo, sia il pedale più fedele al Ram’s Head che abbia mai sentito e provato.

Devo aggiungere che in qualsiasi modo lo si suona, con altri pedali e non, come lo si regola, il risultato è sempre sorprendente e molto versatile per l’utilizzo in altri generi.

Personalmente non mi resta che fare i più sinceri complimenti a Giampaolo per il Creamy Solo, per il modo in cui produce realtà quello che per noi sono sogni o a volta incubi (libera interpretazione).

Ciao
Luciano Fiume

Questa la catena effetti utilizzata:

Wha Wha Dunlop > Fuchs Royal Plush Compressor > Boss CS 2 > Tube Driver Chandler – Butler > Ibanez TS-10 > Pro Co Rat 2 > Cramy Solo (notoall) > Big Muff Sovtek Green > Boss Ge 7 (medi) > Boss Ge 7 (Bass + Treble) > Pedal Volume Ernie Ball > Boss Tu 2 > MXR Phase 90 > Fulltone Choralflange > Tc Electronics Nova Delay > Akay Head Rush 2 > EH Holy Grail Plus

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20 Commenti

  1. Io ho il creamy solo e sono rimasto deluso da quanto rumore emette… Qualche consiglio? Come ben sapete usare un noise gate taglia delle fequenze importanti e su questo pedale lo imbruttisce… Non saprei il suono e’ fantastico ma troppo rumoroso!!! se lo boostiamo e’ fortissimo il rumore.
    Forse e’ difettoso?
    Ciao a tutti.

    • Ciao Stefano,
      il Creamy Solo, come tutti i muff, introduce un “minimo” di rumore… ed ovviamente il “rumore” è proporzionale al livello di sustain (gain).
      Se usi il Creamy con un boost, devi tenere il sustain piuttosto basso, in modo da evitare un doppio gain.

      Se poi invece il rumore è insopportabile, allora potrebbe esserci un problema tecnico, nel qual caso, puoi senz’altro mandarmelo, per fare qualche controllo approfondito.

      • Ciao Giampaolo, intanto vorrei ringraziarti per il tuo meraviglioso e dettagliatissimo blog, io in pedaliera uso una riproduzione diy del ram’s head e lavora benissimo accoppiata al noise gate, che ne elimina completamente il rumore. vorrei però chiederti se sarebbe possibile avere gli schemi del creamy solo per costruirne uno da sostituire eventualmente al mio ram’s head.
        Grazie

        • Ciao Francesco,
          da un po’ di tempo sto collaborando con un’azienda che sta realizzando, in modo più professionale, i miei pedali… tra cui anche il Creamy Solo.
          Per onestà (ed anche per questioni legali) non posso girare ad altri il circuito del Creamy.
          Va detto che è molto molto vicino ad un Violet Ram’s head, ci sono giusto un paio di piccole varianti e (nella versione 2014) l’aggiunta di un buffer jfet.
          Spero questo possa esserti di aiuto.

  2. Complimenti Luciano!

    Bella recensione, “partecipata” anche emotivamente; peraltro penso che se, ogni tanto, ci capita di metterci in casa un pedale che è un gioiellino, sia anche bello condividere le proprie sensazioni, quindi grazie.
    Devo dirti che il tuo articolo mi ha spinto a riflettere ancora di più sull’assemblaggio della mia serie di pedali, e ho idea che potrò migliorare qualcosa, quindi grazie ancora.
    Termino con un “suggerimento”, una recensione mi sembra troppo: amiche/amici del blog regalatevi o meglio, fatevi regalare, LOL, l’Optical Comp del Giampa perchè, se il Creamy è proprio un gran bell’attrezzo, quest’altro fa davvero paura.
    Ciao,

    Luke

    • Grazie mille Luke, credo che lo scopo del blog serva proprio a questo. Del resto il piacere di condividere la propria conoscenza con chi è appassionato dei Pink, senza avere chissà quali segreti, sia la cosa più logica ed emozionante che possa capitarti. Credo che l’esperienza di ognuno di noi porti all’altro un piccolo aiuto per meglio gestire, capire e soprattutto suonare al meglio la musica dei Pink Floyd. Questo è la ragione per cui provo stimoli nel scrivere in questo blog…….

      Ciao Luciano

      Shine On……..

  3. Ciao Giuseppe, sono daccordo con te per quanto riguarda il fatto che un pedale deve suonare gilmourish quando suona da solo, infatti il Creamy Solo, appena acceso fa proprio questo, ed è il motivo che mi ha spinto a prenderlo e Giampaolo lo potrà confermare. Sfortunatamente o fortunatamente, con la nostra passione tanto devota a Mr Gilmour, ci siamo imbattuti in quello che io considero il Sacro Graal dell’effettistica. Non a caso lo zio David in questo è il maestro assoluto nel miscelare i tanti effetti che compongono la sua pedalboard. Se ti riferisci agli ultimi anni 60 ed ai primi anni 70, dove lui usava 4 o 5 pedali sono pienamente daccordo con te, ma con the Dark Side, The Wall e così a seguire, lo zio David incomincia ad usare un sistema più complesso. Infatti, Mr. Gilmour ama colorare il Ram’s Head o il Civil War con un booster, dico colorare, cioè usare il muff subito dopo il booster proprio per dare la timbrica finale al suo suono, che sia il Tube Driver o quant’altro, questo serve per spingere un pò di più il muff, proprio per ottenere quelle sonorità più sature. Se la memoria e la mia conoscenza non mi inganna, non credo che Gilmour abbia usato mai il muff singolarmente, ma al contrario sempre in combinazione con altri effetti. Per quanto riguarda l’attivazione di 4 o 5 pedali insieme, si sa che noi chitarristi amiamo ballare il tip tap quando suoniamo, ma ci tengo a precisare che alla base del suono di gilmour, vi sono effetti sempre accesi quali il Compressore, il Chorus, il Delay per i suoni puliti, per quanto riguarda i suoni overdrive (vedi 2° assolo di Shine, Coming Back to Life etc etc…) basta attivare il Tube Drive o quant’altro, mentre per ottenere quei suoni per gli assoli e più spinti ecco che la magia prende forma, attiviamo il muff…………. La G.A.S di sicuro colpisce tutti i musicisti, infatti non contento della barca di soldi spesi sino ad ora, l’anno scorso ho comprato alla mia ragazza che suona le tastiere con la mia cover band la mitica Kurzweil K 2600, proprio per ottenere quelle sonorità Floydiane che solo con quel Sinth riesci ad ottenere……. Appena ho la possibilità di registrare posterò alcuni samples……….

    saluti Luciano…..

    • condividiamo la stessa passione, e sono più che d’accordo con te che il confronto con tanti appassionati sia una gran cosa. attualmente sto portando avanti il Wallproject, che consiste nella riproposizione del concerto The Wall come dal live ITAOT (se ti va vedi su http://www.wallproject.it).
      dopo tanti anni di ricerca del suono ho capito una cosa: i suoni più belli di Gilmour sono anche quelli più semplici, cioè quelli che usa oggigiorno, molto meno effettati e ingarbuglieti di quelli del periodo Pulse per intenderci.
      io trovo eccessivo un processamento come quello descritto da te, che anche io ho provato, col risultato che si sviluppa troppo rumore di fondo e le note basse diventano troppo confuse, inoltre la compressione del suono diventa eccessiva.
      adoro invece una punta di compressore ottico (sustain ore 8 ) prima del muff, poi l’Electric Mistress (green logo, small box 9V) quindi il delay e basta, questo per i solisti muffosi.
      idem per i suoni overdrive con il TD (questo per il progetto Wall)
      Per i suoni alla OAI basta spegnere il mistress.
      Ho avuto il Choralflange, e secondo me non è paragonabile al Mistress, un suono proprio diverso e per niente gilmourish, quindi, per il prossimo attacco di GAS, prendi in considerazione un bel Mistress vintage 😉
      i miei “muff” sono: Cornish P-2, Skreddy Pink Flesh, PM-1 (un gran muff di un costruttore nostrano). tutti e tre hanno in se una risposta sui medi che evita l’utilizzo di un eq aggiuntivo, ed abbastanza gain da evitare il boost di un TD.
      Insomma, se devo prendere un suono di riferimento di Zio David, preferisco quelli attuali, nei quali si coglie l’evoluzione del gusto e la consapevolezza che un routing meno complicato alla fine paga con un suono migliore. ovviamente mi riferisco ai suoni “Live” perchè è da ingenui tentare di ricostruire live un suono fatto in studio.
      ovviamente, come tanti di voi uso come amplificatore un Hiwatt primi anni 70 e come chitarra principale la Black Strat NOS.
      per movimentare il suono insieme al cabinet normale aggiungo un Revolver P-26 della Tolerance Sound, una sorta di relica dei Doppola dello Zio.
      è sempre un piacere scambiare 4 chiacchere con tutti voi, sopportatemi.
      un caro saluto a te Luciano, al nostro ospite Giampaolo, e a tutti gli utenti di questo bel forum

      • Ciao Giuseppe, innanzitutto complimenti per la tua strumentazione e per le scelte che con il tempo hai realizzato. Finalmente ci stiamo addentrando in quel tunnel senza uscita, dove dubbi, incertezze ed altro, non sempre trovano risposta. Condivido pienamente di semplificare quanto più possibile la catena effetti. Ma i gusti ci differenziano proprio per questo e tanto per citare il periodo Pulse, lì Gilmour così come il resto dei Pink, avevano raggiunto il massimo in termini di sonorità. Tempo fa ho avuta la fortuna di provare l’Electric Mistress a cui ti riferisci, ma se devo essere sincero, sarà che in quel periodo usavo il Fender Bassman 4×10, non ne sono rimasto entusiasto, poichè alcuni pedali che usavo compreso il Phase 90 andavano a sfasare alcune frequenze soprattutto venivano enfatizzate le alte…….Questo è il motivo per cui sono passato alla testata Hiwatt DG 103 e alla cassa 4×12 con coni Fane, e che trovo sublime in termini di sonorità. E’ un ampli mangia pedali, puoi metterci di tutto e suona sempre alla grande……
        Complimenti poi il il tuo progetto e per i suoni, scelta azzecata, in quel periodo lo zio David usava DALLAS ARBITER FUZZ FACE, CORNISH FUZZ, MXR DYNACOMP, EH BIG MUFF Ram’s Head, EH ELECTRIC MISTRESS, MXR PHASE90, EH SMALL STONE, UNIVIBE, MXR Digital Delay System I, COLORSOUND BOOSTER, CRY BABY WAH come pedali principali, e così come cita anche Giampaolo nella pagina dedicata in questo blog…..
        Un ultima considerazione sugli effetti, l’uso deve essere gestito sempre con parsimonia, in termini di regolazioni, mai esagerare, ecco perchè a volte un minimo di variazione determina il sound finale. la scelta può variare a seconda delle tasche ed al fatto che a volte bisogna scendere a compromessi, e dopo aver sperimentato a lungo il ChoralFlange, ho trovato in esso un ottimo compromesso, usato soprattutto come chorus…….ma anche come Flanger……
        Grazie mille per vivacità con cui questo blog sta prendendo forma e spero che le idee e l’esperienza di ognuno di noi possano essere di aiuto a tutti i Gilmouriani…..

        SHINE ON……

        • discutere in questo modo è sempre un piacere, oltre che costruttivo.
          visto che ci siamo ti elenco l’intera catena dei miei effetti:
          Buffer Cornish>Strobostomp>Dynacomp 1978>Compulator>Pink Flesh>B.K. Butler T.D.>SS-3>Electric Mistress>Phase 90 script>Voodoo Vibe>Destination Rotation single>Eventide Timefactor messo in parallelo con Xotic X-Blender.
          il tutto amplificato da Hiwatt DR-504 del 1972, modificato con “linked input”.
          A questo proposito voglio consigliarti di modificare il linked input del tuo amplificatore se già non l’hai fatto, perchè quello del tuo di fabbrica è proprio sbagliato (non capisco perchè lo facciano così visto che lo schema del linked si trova sul web (sito di Mark Huss). se il suono ti sembra già bello così, scoprirai che la modifica dell’input lo porta ad un livello superiore (aumenta l’impedenza di ingresso dell’ampli) se ti interessa e lo vuoi fare, ti posso dare qualche altra dritta per implementare ancora il risultato finale.
          la mia cassa principale è una 2×12 semi open back, con coni Fane AXA 12.
          ciao

          • Grazie Giuseppe per il consiglio sulla modifica della testata, devo essere sincero non ne ero a conoscenza, sicuramente prenderò in considerazione questa dritta, anzi se vuoi dammi consigli su come effettuarla, poichè ho un amico tecnico che lavora esclusivamente sulle riparazioni e modifiche degli ampli.
            Molto bello il tuo set-up, selezionato ed efficace. Ti confesso che sto pensando per il futuro (quanto prima), di associare alla mia cassa Hiwatt 4×12 coni fane, una seconda per ottenere la così amata e prelibata stereofonia……
            Però è sempre da testare…….SHINE ON

            Ciao Luciano

        • forse abbiamo superato il numero di “repliche” consentite perchè al tuo ultimo post non c’è possibilità di risposta. scavalco il problema rispondendo al tuo precedente:
          riguardo la modifica linked input, vedi qui
          http://www.pinkover.com/forum/viewtopic.php?t=3771&start=100
          ho fatto un disegno che è più facile da leggere dello schema. questa è la mia versione, che consente di avere 1Mohm di impedenza anche nel linked. La mod. Cornish ha 500K sul canale linked ed è più facile da eseguire: al mio disegno sostituisci le resistenze da 2M2 con resistenze da 1M, eliminando quelle che incrociano da un jack all’all’altro e tenendo solo quelle saldate tre + e – dei singoli jack normal e brilliant. per le resistenze “grid stopper”, quelle che vedi in punta ai cavetti e che si saldano direttamente sullo zoccolo della prima ECC83 (V1), puoi optare per il valore di fabbrica Hiwatt (68K), il valore consigliato da me (33K) oppure scendere ancora fino a 10K.prima di fare questa scelta è meglio che ti informi sulla funzione di queste resistenze, oppure semplicemente, fidati di me 😉
          ciao
          Giuseppe
          P.S. la mod. al linked vale più di mille equalizzatori, se la fai poi mi darai un parere.

          • Grazie mille Giuseppe, sicuramente prenderò in considerazione il tuo consiglio, credo sicuramente che sia frutto di esperienza e conoscenza in materia. Io non essendo un esperto, riferirò al mio amico che è un tecnico quanto da te specificato………
            Buon lavoro con la Band, anzi in bocca al lupo e speriamo che un domani possiamo incontrarci su un palco per una jam floydiana……..

            Ciao Luciano

  4. mi fa sempre piacere leggere una recensione su un pedale gilmourish, però… dici che ottieni un suono molto gilmourish con accesi contemporaneamente: compressore, tube driver, muff, equalizzatore per boostare le medie…..
    insomma mi chiedo: cosa rimane del suono originale del pedale? secondo me ben poco. un pedale gilmourish è quello che lo accendi e il suono è già li, senza dover correggere il timbro con svariati ulteriori processamenti.
    questa è da prendere per quello che è, una opinione personale.
    il mio appunto ha anche un motivo pratico: se ho una pedaliera davanti e devo passare da un suono pulito a uno distorto da assolo, non posso accendere contemporaneamente 4 pedali, a meno che non abbia ubìn setup comandato da un looper midi programmabile.
    insomma…i pedali gilmourish per me sono altri.
    (G.A.S. = Gear Acquisition Syndrome, non coglie solo i chitarristi – per fortuna 🙂
    ciao

    • Solo per dire che condivido il discorso sui pedali… infatti il creamy suona “alla gilmour” da solo… nel senso che i sample che normalmente registro sono nella configurazione chitarra>creamy>amp

      Poi ovviamente capita spesso che chi lo prende lo inserisce in una pedalboard con altri pedali e quindi magari lo abbini ad un TD per il boost (alla gilmour) o con un compressore a monte (alla gilmour).

  5. Comunque ho imparato più cose su gilmour e sui pink floyd su questo sito che in cento blog!!!e una continua lettura ci sono un casino di argomenti GRAZIE A TUTTI E A GIAMPAOLO!

  6. Ciao!non mi meraviglio che il pedale costruito da Giampaolo suoni SHINE ON!!….visto l”ultimo progetto realizzato(pedal v3 a mio parere a vista:superbo)…….ragazzi so che i suoni sono personali e vengono sopratutto dal cuore…..ma una demo la mettete per sentir ruggire il creamy??????!!!anche se non renderà mai l”idea dell esser li presenti.Mi piacerebbe sentir anche qualche demo della v3 noto”s….se chiedo troppo mi fermo qui.in saluto a tutti!!!!

  7. Voglio ringraziare Luciano per la sua recensione.

    Colgo l’occasione anche per tranquillizzare chi abbia pensato ad una mia deriva commerciale… non sto per diventare un produttore di pedali o simili… anzi…
    …visto che ora la V3 è finita, posso finalmente riprendere a scrivere musica e suonare, lavorando al mio nuovo CD ed al nuovo progetto di band/show in stile Gilmour.

    Ogni tanto per me e per qualche amico, mi divertirò a fare qualche pedale, ma nulla di più.

    Come dico sempre io sono musicista con qualche conoscenza tecnica… e non diventerò mai un tecnico con qualche conoscenza musicale!

    Shine On!

    • Grazie Giampaolo, la mia recensione è frutto di convinzioni e certezze riguardo al Creamy Solo. Avendoti conosciuto, hai dimostrato di essere quella persona che quotidianamente è al servizio di chi come noi condivide la stessa passione per i Pink Floyd con il tuo blog. Del resto la tua lealtà e la tua disponibiltà fanno di te un punto di riferimento in tutti noi. Sono pienamente daccordo quando dici che sei un musicista con qualche conoscenza tecnica e non il contrario, perchè solo suonando sai cosa far uscire dall’animo. Ti auguro un futuro pieno di musica. SHINE ON.

      Luciano.

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