BOSS RT-20

di Roberto M. Ramundo

 

Una delle modulazioni più particolari e forse meno “scontate” tipiche di David Gilmour derivano dall’utilizzo di speaker rotanti. Di questi modelli di speaker ne esistono tanti, ma David Gilmour ne ha utilizzati fondamentalmente 3:

Leslie: un vero e proprio amplificatore valvolare con diffusori rotanti, sebbene ne siano stati prodotti modelli come il Leslie 16 che erano solo speaker; tipico compagno degli organi Hammond, accoppiato alla chitarra le conferisce un suono più acquoso e corposo; ne esistono di differenti tipi: 122, 147, ecc.; nel libro di Phil Taylor sulla Black Strat c’è una foto nella quale si vede David durante le sessioni di registrazione di Shine On you Crazy Diamond accanto a un Leslie 122 o 147; probabilmente quest’ultimo, visto che il primo era stato disegnato per la connessione a 5 pin tipica degli organi Hammond, benché comunque sfruttando una connessione bilanciata consentisse di avere una minore rumorosità di fondo e per questo era preferito nelle sale di registrazione e incisione;
Yamaha RA200: amplificatore della seconda metà degli anni ’70, 200 watt a stato solido, senza valvole; utilizzato tra il 75 e il 77 e durante il tour di The Wall;
Doppola: se ne è già parlato in riferimento ai cloni realizzati dalla Tolerance Sound: si tratta di semplici diffusori passivi, privi completamente di stadio di preamplificazione o finali: semplici casse con un albero centrale che consente la rotazione su un piano orrizzontale di uno/due coni: si vede nel Live di P*U*L*S*E*.

Il pedale che andrò a recensire quindi è il BOSS RT-20 Rotary Ensemble.

Questo stompbox della famiglia dei Boss a doppio pedale consente di ottenere una simulazione di Leslie davvero molto convincente tramite la famosa tecnologia di Modeling digitale utilizzata da Boss sulle sue pedaliere, la COSM (Composite Object Sound Modeling).
Il suono è davvero convincente: non amo molto i pedali Boss, ma questo sinceramente, suona meno Boss degli altri.
Si possono ottenere due tipi di suoni prevalentemente:
– suoni più Vintage adatti a Dark Side;
– una modulazione più leggera, che renda il suono un po’ più acquoso e che si avvicini a quello che si sente nei live di PULSE, dove Gilmour ha utilizzato i Doppola.

Per i suoni più vintage i miei paragoni sono stati Brain Damage, Us and Them e Eclipse per i suoni più “SLOW”; regolando i vari parametri di cui parleremo dopo, si ottengono dei suoni molto belli e “psichedelici”; la modulazione dolcissima ti culla e ti trasporta come fosse una litania. Us and Them esce in maniera fantastica come anche gli altri due brani. Regolando le intensità in maniera da ottenere un suono più invasivo si arriva a Breathe, e anche qui il risultato è davvero incredibile.
Per i suoni Vintage “FAST”? …Any Colour You Like, ovviamente! In fast il pedale crea una sonorità davvero aggressiva, immediata, Any Colour esce subito, non si deve penare troppo sulle regolazioni possibili!
Con una leggera modulazione mediamente invasiva esce anche un bellissimo Syd’s Theme, davvero bello, caldo e avvolgente.
Abbassando il livello del suono effettato si ottiene una modulazione molto piacevole e ottima per pezzi più “moderni”; io, suonando On the Turning Away con Compulator, Skreddy Top Fuel, RT20 e Time Factor, mi sentivo dentro PULSE. Fantastico.
Un altro pregio di questo pedale è il realismo nel ricreare il cambio di velocità: passare dal suono veloce e immediato di Any Colour You Like al dolcissimo arpeggio di Brain Damage con un rallentamento graduale della coppia di rotori è davvero piacevole. Giusto una piccola finezza!

Il mio tastierista ne possiede uno, come il mio; infatti il mio RT20 è stato un acquisto fatto dopo aver provato il suo nella mia pedaliera: con il suo organo Oberheim suona benissimo! Sicuramente molto molto meglio della simulazione che si trova nell’organo stesso; regolando la velocità di variazione dell’effetto tra Fast e Slow il risultato finale è davvero davvero piacevole! Sinceramente lo abbiamo provato anche con il piano che si trova nella Kurzweil PC361 per ricreare l’Intro di Echoes: il suono è quello, c’è poco da fare. Stesso dicasi per il piano della K2500: quindi un bel pedale molto versatile!

RT20 1 | GIAMPAOLO NOTO

Guardando il pedale anteriormente troviamo i due pedaloni gommati, tra di essi tre led; poi nella parte superiore 8 pot divisi in 4 a destra e 4 a sinistra e lo schermo fantastico del Rotor Virtuale, sul quale apprezzare la rotazione simulata della coppia di rotori.

I PEDALI

Effect On/Off: è semplicemente il pedale di accensione/spegnimento dell’effetto, con relativo led di segnalazione.

Slow/Fast: consente di variare la velocità dell’effetto dalla Lenta alla Veloce, sulla base di come le avrete impostate e della velocità di transizione tra le due velocità, anche questo parametro regolabile; il led di segnalazione sarà SPENTO quando il pedale è in Slow, ACCESO quando il pedale è in Fast; acceso LAMPEGGIANTE quando il pedale è in Brake.

Premendo i pedali assieme si simula il Brake del leslie: il suono rallenta fino a fermarsi: in questo caso comunque il suono in ingresso è sempre modulato dal pedale, e il segnale in uscita sarà effettato, a differenza di quando semplicemente premete il pedale On/Off a sinistra.

I POTENZIOMETRI

La parte più succosa di questo pedale è l’incredibile numero di regolazioni possibili: prendiamo in considerazione i Potenziometri da sinistra a destra e dall’alto verso il basso.

Mode: seleziona 4 possibilità di simulazione:
I: suono Leslie 122 e od naturale;
II: suono di Leslie 122 con od naturale con maggiore effetto “tremolo”;
III: suono di Leslie 122 in un Marshall 1959 distorto;
IV: suono UNI-V, simulazione dell’ “Uni Vibe” con un Marshall 1959.

Rise Time: regola il tempo che impiega il rotore virtuale per accelerare/decelerare per passare da Slow a Fast o viceversa e dal movimento al Brake e viceversa. Lo potete regolare per un passaggio d’effetto repentino oppure più graduale, come piace a voi.

Effect Level: regola la quantità di Effetto, agendo come un mixing dry/wet sul segnale finale.

Direct Level: regola il livello di suono non effettato, consentendo di mandare all’uscita il solo suono effettato posizionandolo completamente a sinistra.

Balance: regola il bilanciamento tra il Rotore degli alti (HORN) e quello dei Bassi (BASS); quando siete in MODE IV regola l’Intensità dell’effetto UniVibe.

Overdrive: regola la quantità di overdrive del pedale; personalmente lo tengo SEMPRE a zero.

Speed SLOW: regola la velocità dei rotori quando siete in SLOW;
Speed FAST: regola la velocità dei rotori quando siete in FAST.

RT20 2 | GIAMPAOLO NOTO

LE CONNESSIONI POSTERIORI

INPUT A (mono): dovete collegare la chitarra o un effetto a monte nella catena? Entrate qui. Quando usate le batterie (sconsigliato) la presenza di un jack qui inserito agisce come un interruttore di alimentazione; se usate batterie e non state suonando, sfilate il cavo dalla presa.

INPUT B: per quando suonate in stereo uscendo da una pedaliera o da una tastiera.

SPEED: per un pedale d’espressione che controlli in tempo reale la velocità di rotazione in tempo reale.

PHONES: uscita cuffie; per quando suonate alle 3 di notte e volete evitare di ricevere visite inopportune da vicini svegliati nel sonno o simili.

OUTPUT A (mono): qui collegare il cavo in uscita quando si suona in mono.

OUTPUT B: per quando suonate in stereo con pedaliere, tastiere, ecc.

DRIVE TYPE: switch che imposta il guadagno dell’interruttore in base allo strumento con cui suonate, se chitarra (posizione: Guitar) o tastiera (posizione: Keyboard)

DC IN: qui collegate un alimentatore o un cavetto con connessione classica con centrale negativo tipo Boss con un voltaggio di 9v.

RT20 3 | GIAMPAOLO NOTO

LO SCHERMO

Molto luminoso, consente di visualizzare in tempo reale la rotazione della coppia di rotori; molto visibile al buio (e anche caratteristivo), mostra la rotazione del rotore per gli Horn (ROSSO) e del rotore per i Bassi (BLU); ovviamente la rotazione è in funziona della velocità, ed è nulla quando il pedale è in Brake; quando il pedale è escluso, quindi l’effetto è in Off, il display continua a mostrare la rotazione.

Conclusioni
Per il prezzo che si paga trovandolo in vendita o usato, è un acquisto che vale la pena fare, che arricchisce il suono complessivo della chitarra e con il quale ci si può sfiziare e divertire davvero tanto, grazie alle numerose regolazioni di cui si dispone e che altri simulatori di Leslie non possiedono.

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10 Commenti

  1. Perdonate la mia ignoranza, ma a me sembra molto simile ad un phase
    forse il mio evh phase 90 è un pò più duro ed invasivo come modulazioni, però il concetto di modulazione mi sembra lo stesso…
    poi io non sono un esperto di Gilmour e di suoni vintage, anche perchè suono metal e hard rock e conosco molto meglio quei tipi di suoni che quelli dei Pink
    Solo ultimamente mi sono davvero appassionato a Gilmour

  2. ciao Giampaolo ma per quanto riguarda il blasonato fratello cosotoso di questa unità (il rotosphere mkII) avrei una perplessità…sia il boss sia il rotosphere ho visto gente posizionarli in tre punti diversi della pedaliera…1 zona saturazione (perchè sfrutti anche la loro cmponente di saturazione), 2 zona modulazione tipo a fine modulazione e prima di delay e riverbero e 3 direttamente come ultima cosa sfruttando la componente stereo. Dove sarebbe più corretto utilizzarlo? (lo scopo del mio utilizzo è prettamente floydiano)

  3. Ciao Giampaolo.
    come sempre complimenti per l’articolo!

    comunque se permetti posso fare qualche domanda?
    hai scritto che l’RT-20 va bene anche per suonare l’intro di Echoes con un pianoforte. per caso la stessa cosa è possibile con un Vibe? te lo chiedo perchè sarei intenzionato ad acquistare il cool cat vibe da utilizzare sia con la chitarra sia con la tastiera. che ne pensi?

  4. Salve a tutti ,volevo chiedere se qualcuno aveva avuto a che fare con la BOSS ME50
    Un Saluto e Buon Anno a Tutti !!!
    Claudio!!

  5. Ciao ragazzi, io ho appena acquistato l’RT-20 e, come già ampiamente spiegato nella recensione, é davvero molto semplice ottenere le sonorità tipiche Dark Side ed anche Pulse. Chiaramente, come mi ha già specificato il buon Giampaolo in una sua mail, molto dipende da cosa si trova prima e dopo il pedale ma vi garantisco che anche solo con chitarra-pedale-ampli (almeno io ho avuto poco tempo per provarlo dato che mi é arrivato ieri pomeriggio e quindi ho limitato al minimo la catena) mi sono divertito un casino ed é davvero facile da usare. Un ottimo pedale che si riesce a trovare a prezzi interessantissimi. Provare per credere!!
    Shine on!

    • Provati fianco a fianco ovviamente è migliore il Rotosphere, che è più caldo e fa suonare benissimo sia la chitarra che soprattutto un bell’organo, anche di quelli italiani tipo Crumar che non sono a ruote foniche come gli hammond, ma devi considerare:
      -circa il DOPPIO del costo; un usato lo trovi dai 250 a salire, mentre nuovo a 450 circa;
      -la macchinosità nel cambiare valvola se vuoi sbizzarrirti a provare nuovi suoni;
      -minore possibilità di giocare con le regolazioni; già solo per impostare le differenti velocità devi agire su dei trim con una maggiore difficoltà.

      Anche se il Rotosphere con quel blu elettrico è fighissimo! 🙂

      Il rapporto qualità/prezzo è molto conveniente e il suono è davvero convincente!

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